Politica

Allarme Papa e Mattarella, la guerra ruba futuro ai bimbi 

Garante, obbligo di casellario per chi lavora con minori 

Redazione Ansa

Sono 400 milioni i bambini nel mondo, ovvero uno su cinque, che vivono o sono fuggiti da zone di guerra e che sono stati uccisi, o feriti o hanno subito violenze sessuali. Il dato diffuso dalla direttrice generale dell'Unicef, Chaterine Russel, in occasione della Giornata internazionale dell'infanzia e dell'adolescenza, e reso più attuale dalla guerra in Ucraina e a Gaza, si inserisce in molteplici appelli lanciati oggi, da quelli del Papa a quello del presidente Mattarella. Ad attualizzare la ricorrenza ci ha pensato anche la Garante nazionale per l'Infanzia, sollevando problemi che sollecitano la politica ad intervenire: dalla violenza subite dai bambini ad opera degli educatori, alla violenza di genere tra gli stessi adolescenti, che richiede come risposta specifici apprendimenti educativi nella scuola. "Quanti bambini - ha sottolineato papa Francesco -sono privati del diritto fondamentale alla vita e all'integrità fisica e mentale, a causa dei conflitti? Quanti bambini sono costretti a partecipare o assistere ai combattimenti e a portarne le cicatrici? Nessuna guerra vale le lacrime dei bambini". Analoga la riflessione del presidente Sergio Mattarella: "Le bambine e i bambini hanno diritto a pari opportunità nella vita, hanno diritto di essere ascoltati, accettati e di vivere la loro età. Hanno diritto alla pace. Riconoscere in concreto e promuovere questi diritti, fornendo gli strumenti per diventare adulti consapevoli, vuol dire offrire a tutti noi la speranza di un futuro migliore". Anche i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, hanno incentrato i loro messaggi sul dramma quanto mai attuale dei minori che vivono "l'orrore" della guerra. Ma c'è anche, per cosi dire, un "fronte interno", vale a dire i passi che l'Italia deve compiere per la tutela di bambini e adolescenti: "L'impegno profuso, stimolato anche dalla sottoscrizione della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza - ha detto Mattarella -, non è stato sin qui sufficiente: troppo alto il divario esistente tra esigenze e risultati. L'impegno richiesto per una tutela effettiva dei diritti dei fanciulli è ben lungi dall'essersi esaurito". Basti pensare al fenomeno dell'abbandono scolastico in diverse zone del Paese o nelle periferie delle metropoli. L'Autorità Garante per l'infanzia, Garla Garlatti, ha acceso i riflettori su abusi e violenze proponendo l'obbligo di presentare il certificato del casellario per chiunque lavori a contatto con i minori, non solo nel mondo della scuola o dello sport, ma anche "per chi fa volontariato" negli oratori o nei campi estivi. Garlatti ha pure rivolto l'attenzione alla violenza tra adolescenti, dovuta a "mancanza di empatia tra ragazzi" che oltre al bullismo porta al fenomeno della violenza di genere tra giovanissimi, sia fisica che psicologica. "I ragazzi hanno perso un po' quelle emozioni che invece garantiscono anche il riconoscimento di sé stesso nell'altro". Urge dunque una educazione all'empatia e all'affettività: "la propongo dal 2021 ma non sono stata ascoltata" ha commentato amara Garlatti. Non è mancato il tema dei bimbi in carcere: Il Comitato anticamorra ha chiesto ai parlamentari di cambiare il ddl sicurezza del governo laddove prevede il carcere per le donne con bimbi piccoli condannate, un appello a cui ha aderito il Pd.

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