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"Rumore" anche al Senato per Giulia Cecchettin

Il senatore Filippo Sensi pubblica le immagini dell'iniziativa a Palazzo Giustiniani

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Redazione Ansa

Il "rumore" per Giulia Cecchettin arriva anche al Senato, nelle sale di Palazzo Giustiniani. Lo annuncia su X il senatore Filippo Sensi postando un video che immortale diverse ragazze e ragazzi che fanno rumore a Palazzo Giustiniani. Un'iniziativa "con la presidente e la ex presidente della Commissione Femminicidio (grazie Giusy Versace)", scrive Sensi. 

 Il "Rumore" contro i femminicidi è stato chiesto dalla presidente della commissione contro i femminicidi Martina Semenzato durante la conferenza stampa "Oltre la violenza: le azioni positive a confronto" in cui è stato proiettato il Docufilm "La bellezza dopo la rinascita", prodotto dall'Associazione Wall of Dolls. Il film riporta le testimonianze di Maria Antonietta Rositani, Gessica Notaro e Parvinder Aoulakh detta Pinky, tre donne che ce l'hanno fatta che sono riuscite a smarcarsi dalla violenza dell'uomo che hanno avuto accanto.
Madrina dell'iniziativa la senatrice di Azione Giusy Versace, che aprendo i lavori ha chiesto un minuto di silenzio in ricordo di "Giulia e di tutte quelle che non ce l'hanno fatta". Con lei in Sala anche una rappresentanza di studenti di varie scuole e la senatrice Mariastella Gelmini, portavoce di Azione, il presidente della commissione cultura, il leghista Roberto Marti, la senatrice del Pd Valeria Valente e Jo Squillo che insieme a Francesca Carollo, è ideatrice e regista del documentario.
"Sono tanti i casi che abbiamo vissuto e che abbiamo cercato di cambiare, di capire, raccontiamo attraverso questo documentario che portiamo nelle scuole per parlare della cultura del rispetto, della pace, dell'amore vero", ricorda Jo Squillo che fa appello ai ragazzi per "un cambiamento , necessario, immediato e veloce". La senatrice Valente invita a riflettere sul tema "dell'affermazione di spazi di autonomia e di libertà da parte delle donne", gli uomini, sottolinea, "fanno fatica a rapportarsi con questo". Punta poi l'indice sugli stereotipi che vogliono l'uomo "macho, che deve esercitare un controllo, che non si deve emozionare". "Dobbiamo capire - dice Valente - che non va bene ingessare rapporti in una dimensione non sana.
Costruire rapporti paritari che riconoscano anche le differenze che ci sono". Sulla necessità di una "battaglia trasversale" interviene Gelmini che ricorda, i tanti temi affrontati in parlamento dal codice roso in poi. "Abbiamo realizzato tante proposte, - afferma la senatrice di Azione - non ci illudiamo che le leggi penali bastino". "Nessun di noi - incalza - può delegare ad altri, ognuno deve essere protagonista del cambiamento culturali". In video-collegamento l'ex ministra Elena Bonetti ha ricordato come "da molti anni stiamo promuovendo un nuovo approccio per combattere fenomeno della violenza contro le donne". "Concentrarsi solo sulla vittima -dice - non fa emergere la subcultura di prevaricazione, che va rimossa perché contraria a ogni principio costituzionale".
Infine l'intervento dell'unico uomo presente all'iniziativa il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Cultura: "Le leggi servono, ma relativamente - sostiene - ormai ne sentiamo troppe, ci vuole un cambiamento culturale. Se da ragazzo - aggiunge - avessi visto un gesto fuori dal normale da mio padre verso mia madre o mia sorella, non sarei riuscito a stare fermo. Rispondo ora alla domanda dello studente, la scuola è fondamentale. Il problema è culturale, dobbiamo volerci bene e rispettare gli altri". 

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