(ANSA) - ROMA, 03 DIC - "In merito alle pretestuose polemiche
che oggi alcuni stanno provando a sollevare, sentendosi esperti
di questioni e tematiche militari, mi preme solo sottolineare
che il generale dell'Esercito Roberto Vannacci non è stato nè
promosso nè retrocesso". Lo ha affermato il ministro della
Difesa Guido Crosetto.
Lo Stato Maggiore dell'Esercito italiano - ha spiegato
Crosetto - ha deciso di affidargli uno dei ruoli che gli
competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che il
procedimento disciplinare faccia il suo corso. Le garanzie
costituzionali a tutela della persone valgono anche per i
militari e nessuno può emettere giudizi sommari, sostituendosi
alle norme e alle procedure previste a tutela di uno Stato di
Diritto che, in una democrazia, riguarda tutti".
"In questi mesi - ha ricordato il ministro - si è svolta
l'inchiesta sommaria i cui esiti sono ancora in via di
valutazione. In attesa di quest'ultima, evitando di attribuirgli
incarichi di comando o con visibilità e/o proiezione esterna, è
stato affidato al gen. Vannacci un incarico di staff,
all'interno di una catena di comando ben delineata ed in linea
con la sua esperienza. Nello specifico, il gen. Vannacci non è
stato nominato, come scrivono in queste ore alcune tv e organi
di stampa, "capo delle forze terrestri" ma capo di stato
maggiore del comando delle forze terrestri. Comando delle Forze
terrestri che ha un suo comandante, il generale Camporeale e un
vice comandante, il generale Ristuccia, comandante delle forze
operative. Il generale Vannacci dipenderà e sarà dunque agli
ordini del generale Ristuccia. Suggerirei, pertanto, di evitare
polemiche strumentali basate su scarse o superficiali
informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la
legge faccia il suo corso". (ANSA).
Crosetto, su Vannacci polemiche strumentali
'Non è stato nè promosso nè retrocesso. C'è inchiesta''