Il governo studia una soluzione ad hoc sul superbonus che dovrebbe arrivare già domani con un decreto in Consiglio dei ministri. Nella stessa riunione sul tavolo del governo arriverà anche il decreto milleproroghe. E nelle ultime carte circolate sul provvedimento spunta anche l'ipotesi di una breve proroga delle agevolazioni agli sportivi in arrivo dall'estero.
Un decreto legislativo di inizio dicembre, infatti, ha di fatto limitato da gennaio le agevolazioni solo ad altre categorie di lavoratori. Secondo la bozza restano valide per atleti che trasferiscono la residenza in Italia entro il 31 dicembre o per i rapporti di lavoro sportivo stipulati entro la stessa data.
E sono prorogate al 29 febbraio "se le società sportive sono in regola con i contributi. Così i club di Serie A potrebbero attirare calciatori dall'estero durante il mercato invernale. Intanto, per quanto riguarda il fronte superbonus la proposta, secondo quanto viene riferito da fonti di maggioranza, dovrebbe contenere la Sal (stato di avanzamento dei lavori) straordinaria per chi ha completato almeno il 70% dei lavori entro il 2023 e che può così usufruire, per la parte ultimata, dell'agevolazione del 110%. Niente proroghe, dunque, ma una "uscita ordinata" dall'agevolazione come chiesto da più parti della maggioranza a partire da FI. Qualche giorno in più arriva dunque, come ipotizzato in passato dal relatore di FdI della manovra in Senato Guido Quintino Liris, per consegnare la documentazione relativa ai lavori svolti nel 2023: ci sarà molto probabilmente tempo fino al 10 gennaio.
La misura servirebbe anche a evitare una serie di contenziosi. Nello stesso provvedimento - secondo quanto viene riferito sempre da fonti di maggioranza - potrebbe entrare anche una stretta al bonus sulle barriere architettoniche, verso il quale in molti si stanno indirizzando a fronte delle difficoltà e dei timori legati al Superbonus. E infine norme di maggior rigore per cessione del credito e sconto in fattura in caso di sisma bonus. Diverse le ipotesi che sono state vagliate ma alla fine a prevalere sembra essere quella del decreto visti anche i tempi stretti con il decalage dal 110% al 70% che scatta dal primo gennaio. Forza Italia è andata in costante pressing chiedendo una proroga (che però per stessa ammissione degli azzurri costerebbe 2,5 miliardi per due o tre mesi). Il Mef è rimasto però determinato a stringere i cordoni della borsa con l'intenzione di limitare una misura che il ministro Giancarlo Giorgetti continua a definire "radioattiva".
Sul superbonus, ha detto Giorgetti, parlando in commissione alla Camera, "è il Parlamento a decidere, ma io so quale è il limite oltre il quale non si può andare, questa è la realtà dei numeri". Il ministro dell'Economia ha ricordato che il bonus dal 2024 è al 70% ed ha evidenziato che anche guardando agli altri Paesi "vi assicuro che è tantissimo". Arriverà, dunque, un provvedimento ad hoc nel Cdm di domani che avrà anche all'ordine del giorno il decreto milleproroghe. Nelle ultime bozze ancora in via di definizione di quest'ultimo provvedimento, oltre alla questione degli sportivi, una grossa fetta riguarda le assunzioni ma dovrebbe entrarvi anche la proroga della fatturazione elettronica per i medici. Sempre nelle ultime carte circolate c'è la proroga per il risanamento delle baraccopoli di Messina e l'ipotesi di cancellare Assoprevidenza, un organismo legato alla previdenza complementare, che tornerebbe così a lasciare il posto al comitato 'Previdenza Italia'.Intanto arriva in commissione il via libera per l'Aula alla legge di bilancio. La manovra approda nell'assemblea di Montecitorio domattina alle 9 per un via libera che blindato. Tutti bocciati i quasi mille emendamenti delle opposizioni in commissione Bilancio. Le modifiche sono solo quelle apportate in Senato che, fa sapere Giorgetti, "hanno prodotto nel complesso un miglioramento di tutti i saldi di finanza pubblica". Tutto questo, rivendica, a fronte di una "postura" che se resterà prudente consentirà al Paese di continuare a navigare in acque sicure.
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