Politica

Pozzolo sospeso dal gruppo FdI, dai pm dopo esito stub

La procura di Biella ha chiuso la prima tornata di accertamenti

Redazione Ansa

Una consulenza balistica sarà uno dei prossimi passi dell'inchiesta della procura di Biella su Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d'Italia dalla cui pistola, la notte di capodanno, è partito il proiettile che ha ferito uno degli invitati alla festa alla Pro Loco di Rosazza.

Dopo il tour de force di ieri, con l'intero pomeriggio trascorso ad ascoltare testimoni (fra i quali il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro), i magistrati hanno esaurito la prima tornata di accertamenti. La tabella di marcia prevede anche l'interrogatorio di Pozzolo, che resta l'unico indagato, ma solo dopo l'esito dello stub, il test che dovrebbe permettere di rilevare tracce di residui di polvere da sparo sulle mani o sugli indumenti del parlamentare.

Nell'attesa del faccia a faccia con i pubblici ministeri, Pozzolo è stato sospeso dal gruppo di Fdi alla Camera: una decisione che, come ha spiegato il presidente Tommaso Foti, è stata presa "in via d'urgenza". Il deputato, che ha trascorso gli ultimi giorni nella sua casa fra i monti del Biellese, è rientrato a Vercelli. La sospensione ha messo in bilico il suo incarico di coordinatore provinciale del partito. Alla Camera, comunque, Pozzolo non passerà al gruppo misto ma resterà al suo posto in attesa che si definisca la situazione (fonti parlamentari osservano che è un po' come accadde per Luca Lotti, che si autosospese dal Pd ma rimase nel gruppo). Pozzolo potrebbe inoltre essere chiamato dai provibiri del partito per fornire la sua versione dei fatti.

Dei testimoni ascoltati ieri nessuno ha potuto dire di avere visto Pozzolo maneggiare l'arma al momento dello sparo. Delmastro, che è rimasto a Palazzo di giustizia un paio d'ore, era fuori dal locale; la sorella Francesca, sentita per mezz'ora, aveva già lasciato la festa; Davide Zappalà, assessore a Biella, durante i sessanta minuti di conversazione con i pm ha puntualizzato di avere solo sentito il botto. La deposizione di Luca Zani, consigliere comunale nella città piemontese, è stata raccolta dai carabinieri di Andorno Micca: stava aiutando a sparecchiare quando ha percepito che la canna della pistola era rivolta verso di lui e, d'istinto, si è allontanato senza rendersi conto se fosse davvero tra le mani di Pozzolo.

Ma contro il deputato ci sono altre testimonianze. A cominciare da quella del ferito, Luca Campana, 31 anni, elettricista, che ha querelato lui e non altri. E quella di suo suocero, Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario Delmastro. L'impressione è che i magistrati si siano formati un quadro abbastanza preciso della situazione e che non considerino il caso particolarmente complicato. Lo stub è stato eseguito più di cinque ore dopo lo sparo (le linee guida dell'Fbi raccomandano di restare entro le quattro ore) ma il fatto che i campioni siano stati prelevati anche dagli abiti di Pozzolo dovrebbe avere messo al sicuro l'accertamento: i residui, infatti, restano appiccicati agli indumenti anche per settimane.

I tempi dell'inchiesta saranno rapidi compatibilmente con la difficile situazione della procura di Biella, dove sugli unici due sostituti in servizio gravano circa 1.200 fascicoli ciascuno e dove il capo, Teresa Angela Camelio, è costretto ad abbinare alle normali responsabilità di dirigente i turni e le udienze in aula, persino davanti ai giudici di pace. Quanto all'entità della lesione patita da Luca Campana, la prognosi iniziale di dieci giorni si sta profilando decisamente ottimistica. Ancora ieri il giovane si muoveva trascinandosi sulle stampelle. È probabile che si sottoporrà a una nuova visita.

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