L'Italia sta lavorando con Francia e Germania a "una nuova missione europea, Aspis, che ingloberà Emasoh Agenore già operativa nello stretto di Hormuz e opererà anche nel Mar Rosso e Golfo di Aden" per la sicurezza del transito marittimo. "Potrebbero partecipare anche Paesi non membri dell'Unione Europea". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo al question time al Senato. "Il nostro obiettivo è quello di prendere una decisione politica già lunedì" al Consiglio Esteri "in modo che la missione possa essere operativa al più presto. Sarà una missione non di attacco, ma di difesa", ha spiegato
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"La riduzione del traffico marittimo nel Mar Rosso, a causa degli attacchi degli Houthi, ci preoccupa. Per Suez transita circa il 40% del nostro interscambio commerciale marittimo. Il volume degli scambi attraverso Suez è diminuito del 28% su base annua fra l'ultima settimana di dicembre e la prima settimana di gennaio", ha aggiunto Tajani.
Di conseguenza, "i volumi degli scambi attraverso Capo di Buona Speranza sono aumentati del 67%. Fare il periplo dell'Africa significa un aumento anche di 15 giorni dei tempi di consegna. Ciò comporta un aumento dei costi della logistica e quindi dei prezzi delle merci. E rischia di penalizzare fortemente i nostri porti", ha spiegato il ministro.
Scintille al Senato tra il senatore Matteo Renzi e il ministro degli Esteri Antonio Tajani sullo sfondo di un'interrogazione al question time sulla mancata assegnazione a Roma di Expo 2030 a favore di Riad e di altre - stando al leader di Italia Viva - fallimentari candidature internazionali, come tra le altre la presidenza della Bei aggiudicata alla spagnola Nadia Calvino.
"Non vedo un'Italia che vince. La domanda è: ma su cosa sta vincendo l'Italia?", è la domanda di Renzi. "Capisco la campagna elettorale purtroppo, ma i fatti sono molto diversi da quelli illustrati qua", replica Tajani che elenca una serie di nomine di italiani nelle organizzazioni internazionali. "Il voto sull'Expo ha confermato i mezzi a disposizione di Riad che Renzi ben conosce", ha detto il ministro riferendosi alle consulenze dell'ex premier in Arabia Saudita. "Io mi sarei aspettato un suo impegno per portare a casa il ritiro della candidatura saudita grazie alle sue conoscenze e i proficui, forse per lui ma non per l'Italia, rapporti. Noi abbiamo fatto il massimo, ma era una missione impossibile", ha aggiunto. "Lui, esperto di gufi, e chi fa il tifo contro l'Italia per consenso elettorale rimarrà deluso", ha concluso il vicepremier. "Capisco il suo imbarazzo", ha poi proseguito Renzi nella replica. "E' il ministro degli Esteri di un Paese che non può fare le figure a cui lei lo ha sottoposto. Noi non abbiamo detto menzogne e non abbiamo mai fatto il tifo contro l'Italia. Lei ha offeso le istituzioni e ha offeso l'opposizione. Inizi a lavorare e smetta di far campagna elettorale, glielo chiede il Paese", ha concluso.
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