Proteste in Senato per la conferenza Italia- Africa che si terrà a palazzo Madama domenica 28 e lunedì 29 gennaio. Così come richiesto dall'Esecutivo.
"Perché tenere un evento governativo nell'Aula del Senato considerando che Palazzo Madama è sin dall'antica Roma la massima assemblea legislativa?" Scrivono Enrico Borghi e Peppe De Cristofaro (Avs), presidenti dei gruppi Iv e Misto che incalzano: "Perché la sede di uno dei due rami del Parlamento viene utilizzata per un evento da cui sono esclusi i senatori come se non fosse più la sede di tutti gli eletti del popolo sovrano? Palazzo Madama è la casa dei parlamentari ed il governo può essere solo e comunque ospite in virtù di una divisione dei poteri che da Montesquieu in poi non è mai stata messa in discussione. E spesso la forma è sostanza". Lasciano intendere dunque che si tratterebbe di una sorta di intromissione inusuale da parte dell'Esecutivo che avrebbe potuto sfruttare invece la sede della Farnesina come ipotizzato inizialmente.
La lettera, a quanto si apprende, ha avuto la giusta attenzione da parte del presidente La Russa che ha convocato un consiglio di presidenza per illustrare il programma. Una breve riunione informativa dove nessuno dei presenti ha contestato, riferisce chi ha partecipato. La Russa ha tenuto a ribadire che l'ospitalità è stata chiesta proprio dal premier Giorgia Meloni e per una questione di spazio e di sicurezza saranno ammessi circa 160 giornalisti. L'area intorno a palazzo Madama sarà blindatissima, tutta zona rossa. Porte chiuse per i senatori ad eccezione dei capigruppo, e probabilmente dei componenti del Consiglio di presidenza e della commissione Esteri, come richiesto appunto da Borghi e De Cristoforo nella lettera.
Iv-Avs protestano: "Il governo 'requisisce' il Senato per il vertice sull'Africa"
La Russa convoca il consiglio di presidenza e spiega il programma