Opposizioni all'attacco di Vittorio Sgarbi in Aula alla Camera dopo le sue critiche alla deputata Dem Ilaria Manzi che - nei giorni scorsi - ha illustrato la mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario. "Va revocato", dicono da Pd, M5s, Avs e Azione. Il critico d'arte replica rimandando al mittente le accuse di volgarità e sessismo del centrosinistra e annunciando querele: "è miserabile che si chiami maschilismo - dice - chiedere, a una deputata come a un deputato, conto della sua attività, come io ho fatto. Deputati fantasmi di cui non c'è traccia di idee e di iniziative, se non di partito". Si tratta, peraltro, probabilmente solo dell'antipasto dello scontro che andrà in scena a Montecitorio martedì prossimo quando la mozione verrà messa ai voti. Tutto parte dall'intervento del sottosegretario sul 'Giornale' nel quale Manzi veniva definita una "canzonettista" le cui parole "moriranno dimenticate come lei".
Le minoranze sollevano il caso a Montecitorio tornando a chiedere alla premier Giorgia Meloni di intervenire.
"Il sottosegretario Sgarbi non è nuovo a insulti e volgarità - dice la capogruppo Dem Chiara Braga - chiediamo insieme alle altre opposizioni con una mozione che finalmente verrà messa ai voti la prossima settimana che il ministro Sangiuliano rimuova dall'incarico il suo sottosegretario". "La presidente del Consiglio lo rimuova", dice anche Avs con Francesco Mari. "Sgarbi si dimetta", chiede M5s con Anna Laura Orrico. "La misura è colma", commenta da Azione Fabrizio Benzoni.
Nel frattempo Sgarbi, in un post su Fb, se la prende anche con Elisabetta Piccolotti di Avs, altra firmataria della mozione: "Eletta - è il titolo - lei di Camerino, a Lecce.
Grazie a Fratoianni, suo marito. Affari di famiglia!". Parole che raccolgono il biasimo del centrosinistra. "Il fatto che Sgarbi pensi di potermi intimorire con questi argomenti - replica Piccolotti - la dice lunga sul suo equilibrio e sulla sua razionalità".
Le opposizioni chiedono inoltre al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, di tutelare le deputate dagli attacchi maschilisti. Già nei mesi scorsi le opposizioni erano andate all'attacco del critico d'arte per le sue parole durante un evento al Maxxi dalle quali lo stesso ministro Sangiuliano aveva preso le distanze. Mentre in giunta per le Autorizzazioni della Camera nel marzo scorso è stato esaminato il caso degli insulti (tra gli altri 'capra') del sottosegretario nella scorsa legislatura contro Mara Carfagna, all'epoca vice presidente di Montecitorio.
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