Politica

Da Lega a M5s, politica unita alla fiaccolata per Navalny

A proposta di Azione dicono sì sindacati, Pd, FdI, FI, Iv, +E, Avs, Nm

Il tributo a Navalny a Parigi

Redazione Ansa

Il primo ad auspicare di primo mattino "una grande manifestazione nazionale" di tutti per la morte di Aleksej Navalny, "per fermare il regime di Putin che lo ha ucciso" è il senatore dem Filippo Sensi. E' un sassolino che rotola giù e diventa valanga, diventa la fiaccolata unitaria che lunedì al tramonto accenderà la piazza del Campidoglio romano, come già mille piazze nel mondo e nella stessa Russia.
    Prima Azione di Carlo Calenda, lancia su X l'iniziativa. Poi ad una ad una si uniscono tutte le forze politiche, nessuna esclusa. Elly Schlein, che dice "il Pd c'è". Fratelli d'Italia, Forza Italia e Noi moderati, che alla fiaccolata andranno senza bandiere per onorare la tragica morte di Navalny. E poi ancora i M5s di Giuseppe Conte, Avs e i renziani di Italia Viva, che si piccano di ricordare di aver iniziato a manifestare con Più Europa fin da ieri, davanti all'ambasciata russa. Accenderà lumini per onorare l'eroismo del dissidente russo anche la Lega di Matteo Salvini, che aderisce per ultima, e intanto prova a zittire con una querela il segretario di Azione Calenda.
    "I putiniani d'Italia sono coloro che fanno finta di non vedere dopo l'omicidio di Navalny, perché di omicidio si tratta, perché una passeggiata a meno 50 gradi è omicidio, ieri tale Crippa della Lega ha detto: non sappiamo ancora nulla. Ma chi può essere stato, Gamba di Legno?", aveva detto al mattino Calenda, puntando il dito contro il vicesegretario leghista, come già ieri diversi esponenti politici. Abbiamo subito definito la scomparsa "sconcertante" chiedendo di fare "piena luce", la replica immediata del partito di Salvini. "Si però @matteosalvinimi querelami sul serio, non come Landini che lo minaccia e basta. Così facciamo un bel confronto sui legami tra Lega e Putin. Ti aspetto", ribatte sferzante Calenda. Alla fiaccolata lanciata da Calenda aderiscono immediatamente Cisl e Uil e in serata anche la Cgil, mentre Putin è sotto accusa in tutto il mondo e le coscienze si interrogano.
    Alle piazze che spontaneamente manifestano da ieri per Navalny si aggiunge dunque quella capitolina. "È opportuno che le forze politiche europeiste e democratiche promuovano un'iniziativa congiunta lunedì pomeriggio a Roma alla ripresa dei lavori parlamentari", chiama alle armi Calenda. "Noi ci siamo. Per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà, per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin", risponde per prima la Schlein, seguita da tutte le forze politiche, presenti almeno con una delegazione, e dai sindacati.
    Intanto monta il caso della deputata dem Lia Quartapelle, dopo l'attacco dell'ambasciata russa per la sua interrogazione parlamentare sulla presenza di tre esponenti neofascisti italiani alla commemorazione di Daria Dugin nella sede a Roma.
    "Esprimo solidarietà all'Onorevole Lia Quartapelle - interviene definitivo il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana - Ciò che l'ambasciata russa definisce 'creatività' corrisponde invece alla prerogativa di un parlamentare di un Paese libero e democratico come l'Italia che non può e non deve essere messa in discussione".
    Quartapelle ringrazia e sgrana il rosario delle solidarietà che si moltiplicano dopo le parole del presidente di Montecitorio. Significativa quella della Lega "Esprimiamo solidarietà alla collega Lia Quartapelle attaccata dall'ambasciata russa per una sua interrogazione parlamentare. L'Italia è un Paese libero dove un rappresentante del popolo ha il diritto e il dovere di esercitare le proprie funzioni. Nessuno tocchi la nostra democrazia". 
   

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