Il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara si farà. Nonostante lo stralcio del finanziamento dalla rimodulazione del Pnrr, il governo blinda l'intervento garantendo le risorse per realizzarlo. "Mettiamo in sicurezza un'opera strategica", sottolinea la presidente del consiglio, Giorgia Meloni. Ma l'operazione - con il voto in Abruzzo alle porte - assume un carattere politico, tanto che la Lega di Matteo Salvini scatta in avanti per intestarsi il successo dell'operazione. E le opposizioni vanno all'attacco parlando di mossa elettorale.
A dare l'ok alle nuove risorse è il Cipess che, presieduto proprio dalla premier, autorizza l'assegnazione di 720 milioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 al Ministero delle infrastrutture per il raddoppio dei lotti 1 e 2 della linea Roma-Pescara. "Nel Pnrr erano previsti 620 milioni", ma nella revisione "abbiamo dovuto stralciare" il finanziamento per l'impossibilità di completare l'opera, spiega Meloni. Il governo però ha cercato "fonti alternative" e ha trovato le risorse.
"Copriamo tutto il finanziamento che serve e assicuriamo anche una copertura aggiuntiva di 100 milioni", annuncia: 720 milioni complessivi che, aggiunti ai 231 milioni del Fondo opere indifferibili, coprono interamente il costo per i due lotti. Del potenziamento della linea si parla da circa 20 anni, ma i cantieri non ancora partiti: gli interventi di raddoppio, velocizzazione e upgrade, secondo il progetto di Rfi, dovrebbero ridurre i tempi di percorrenza dalle attuali 3 ore e 20 minuti a circa 2 ore.
All'ordine del giorno del Cipess c'è anche un altro intervento che la premier ci tiene a sottolineare. Gli oltre 146 milioni per il Programma operativo complementare della Regione Abruzzo: "serviranno a intervenire su diversi settori strategici", spiega Meloni, che definisce la riunione una "tappa importante" dell'azione del governo. Tra 10 giorni proprio in Abruzzo si vota per le regionali. Il centrodestra punta sulla riconferma del meloniano Marco Marsilio. E dopo la batosta in Sardegna, i partiti scalpitano. La Lega prova a rubare la scena: l'approvazione delle risorse per la Roma-Pescara - annuncia una nota del Carroccio che anticipa di qualche minuto quella della premier - "è un passo fondamentale per il celere avvio dei lavori così come auspicato da Matteo Salvini". Che proprio sabato sarà ad Avezzano (L'Aquila) per illustrare gli impegni del governo in Abruzzo. "Questi 950 milioni sanano un debito accumulato dal precedente governo", plaude il governatore Marsilio. Il governo crede nell'Abruzzo, aggiunge Fi con il coordinatore regionale Nazario Pagano.
Per Giuseppe Conte, però, sbaglia la premier a promettere la Roma-Pescara in campagna elettorale: è un "segno di grande debolezza", dice il leader M5s, in visita proprio in Abruzzo, dove vede "un vento di rinnovamento, voglia di cambiamento". Meloni restituisce solo risorse già tolte all'Abruzzo, puntualizza dal Pd Luciano D'Alfonso, che avverte: mancano ancora 5,5 miliardi per completare il finanziamento dell'intera opera. Meloni trasforma il Cipess in uno strumento elettorale, attacca Angelo Bonelli di Avs. Mentre per Carlo Calenda di Azione le ferrovie che "compaiono e scompaiono a seconda del ciclo elettorale" sono uno scandalo: ma a queste "prese in giro", chiosa, non crede più nessuno.
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