"Ci sono due modi per tentare di combattere il divario Nord-Sud, c'è il Reddito di cittadinanza e le infrastrutture di cittadinanza". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a Campobasso, prima della firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione con il Molise: "Il reddito era la risposta di chi non poteva risolvere il problema e manteneva le persone in una condizione di marginalità. Le infrastrutture di cittadinanza sono le risposte di chi investe sul territorio per cambiare le opportunità, perché il territorio non è spacciato, il destino dipende da quanto può combattere a armi pari. È la risposta che cerchiamo di dare noi".
"È una sfida uscire dal commissariamento, presidente Roberti, è una sfida rafforzare la sanità", ha detto la premier rivolgendosi al governatore Francesco Roberti che poco prima aveva sottolineato la necessità di superare il commissariamento della sanità regionale.
"Oggi l'Europa ha un problema di approvvigionamento energetico, si guarda a fonti di energia pulita: il Mezzogiorno d'Italia è un potenziale enorme produttore di energia pulita. Dalla crisi" in Ucraina "che ci ha portato a rivedere i nostri accordio, a diversificare la produzione energetica, nel Sud Italia, con i giusti investimenti sulla produzione di energia pulita, noi possiamo costruire il futuro e un pezzo di strategia del Paese".
"Faccio un po' di controinformazione a notizie che non corrispondo a verità. Il Fondo sanitario con l'ultima legge di bilancio arriva al massimo di sempre, 136 miliardi di euro. Quando c'era il Covid erano 12" miliardi. Noi ci siamo concentrati sulla grande materia delle liste di attesa". "È falso che abbiamo tagliato le risorse per gli ospedali - ha aggiunto -, le risorse per la Sanità sono aumentate con Pnrr e sono rimaste inalterate per le altre fonti di finanziamento. Abbiamo messo in sicurezza alcuni provvedimenti che rischiavano di perdere risorse: per la tempistica del Pnrr, quando non si riesce a fare l'opera per il 2026, quelle risorse tornano indietro. Abbiamo spostato provvedimenti sulla base di tempistiche accettabili, ma non c'è un euro che viene disperso sulla sanità".
"Penso che le accuse rivolte al ministro Piatendosi siano francamente vergognose. Penso che il ministro abbia agito correttamente. L'accesso ispettivo che è stato disposto dal Ministero dell'Interno non è pregiudizialmente finalizzato allo scioglimento: è una verifica che va fatta. Ed è esattamente la stessa misura che sarebbe stata utilizzata nei confronti di qualsiasi altro comune". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni a margine della iniziativa di Campobasso per la firma con la Regione dell'Accordo sui fondi di coesione e sviluppo.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata alle 11.40 a Campobasso. Si è fermata a salutare la folla e a fare qualche foto, poi è entrata al teatro Savoia del capoluogo molisano per firmare con il presidente della Regione Francesco Roberti l'Accordo di Sviluppo e Coesione tra Governo e Regione. Alla cerimonia sono presenti i sindaci dei Comuni della regione, i parlamentari, assessori e consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, rappresentanti di molte altre istituzioni locali. Nell'intesa sono previsti investimenti sul territorio molisano per quasi 445 milioni di euro, fondi che serviranno per realizzare un centinaio di progetti in dieci diversi settori. "Con l'accordo - è scritto nel documento suddiviso in 9 punti - le parti si impegnano a sostenere un programma unitario di interventi sul territorio della Regione Molise, finalizzato allo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio". La maggior parte dei fondi, oltre 155 milioni, andrà al settore Trasporti e mobilità, segue poi la Competitività delle imprese (76 milioni); 58 milioni e mezzo andranno alla Riqualificazione urbana, 40,7 all'Ambiente e alle Risorse naturali, 35,6 milioni alla Cultura, 17,4 per l'Energia, 16,8 per la Capacità amministrativa, 11,6 alla Ricerca e all'Innovazione; ci sono infine il Sociale e la Salute (9 milioni) e la Digitalizzazione (5 milioni).
Italia ha molti divari e non può disperdere risorse"In una nazione come l'Italia che ha molti divari e poche risorse, non possiamo permetterci che le risorse vengano disperse". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a Campobasso, prima della firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Regione Molise, ribadendo le novità decise dall'esecutivo per i Fondi di sviluppo e coesione. "Noi siamo qui oggi per la firma dellA'ccordo di coesione, ma non me ne vogliate se faccio mezzo passo indietro sul lavoro che il governo ha portato avanti. A monte della firma di questo accordo c'è un lavoro molto complesso e prezioso - ha aggiunto -. Queste sono materie che non trovano grande diritto di cittadinanza sui media che spesso preferiscono la polemica quotidiana. Questi fondi servono a combattere i divari fra i territori, sono risorse che vengono organizzate per cicli di programmazione pluriennali e sono preziose. Quando siamo arrivati al governo ci siamo resi conto che, soprattutto nei territori nei quali erano necessarie le risorse, buona parte delle risorse non venivano spese".
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