"Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito". Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.
Il ministro degli esteri Antonio Tajani ha affermato che quello delle catene e delle manette "non è un bel modo, non mi pare ci sia pericolo di fuga. Detto questo eviterei di politicizzare il caso se no si rischia lo scontro. A me preoccupa la cittadina Salis - dice Tajani - non mi interessa se poi vogliono candidarla ma se si deve trasformare il processo in scontro politico lo scontro politico non favorisce la signora Salis".
"Non mi sento di assolvere automaticamente il comportamento della Salis su quello che è successo. Però è una cittadina italiana e il governo farà tutto il possibile per difenderla. Ancora in catene? Ricordo che anche in Italia Tortora era stato portato in catene in tribunale. La giustizia italiana è andata avanti, ci sono altri rispetti, e noi siamo orgogliosi di questo", dice il deputato Fdi, Giovanni Donzelli.
"Una questione è l'andamento del processo, che non può che essere portato avanti se non da quel tribunale. Sul trattamento dell'imputata: a noi non piacciono e siamo contrari a questi tipi di trattamento", ha detto il capogruppo Fdi al Senato, Lucio Malan. "Ricordiamo - ha poi aggiunto - che anche in Italia spesso gli imputati stanno dentro una gabbia che non è particolarmente esaltante della dignità umana".
"Non è accettabile che una cittadina italiana sia trattata così in Ungheria. Giorgia Meloni deve essere realmente patriota e spiegare a Viktor Orban che o l'Ungheria rispetta la regole dello stato di diritto o nessun euro delle tasse degli italiani deve finire a Budapest come invece accade oggi. Presidente Meloni, si faccia sentire. Ci governano i Fratelli d'Italia o i sudditi d'Ungheria?", scrive su X il leader di Iv Matteo Renzi.
"E' un'aperta sfida dell'Ungheria, sotto la guida di Orban, ai valori e alle norme dell'Unione Europea. L'Ungheria va posta fuori dall'Europa", scrive il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
Da Budapest, dove ha assistito al processo, interviene anche Ivan Scalfarotto di Italia viva: "Ilaria Salis non potrebbe far male a una mosca né fuggire da quest'aula di tribunale. Se l'imputata è attaccata a un guinzaglio è solo per vessazione".
"Penso che ci sia bisogno di un intervento del nostro governo", ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini.
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