Nella mozione presentata dalle opposizioni contro Matteo Salvini, primo firmatario il capogruppo di Azione Matteo Richetti, si contesta essenzialmente al vicepremier il suo rapporto con la Russia e con Vladimir Putin. "L'11 marzo 2015 - si ricorda - l'allora eurodeputato Salvini affermava che 'la Russia è sicuramente molto più democratica dell'Unione europea di oggi, una finta democrazia.
Io farei a cambio, porterei Putin nella metà dei Paesi europei, mal governati da presunti Premier eletti che non sono eletti da nessuno, ma telecomandati da qualcun altro'". Ma nel documento si legge anche che "il 25 novembre 2015, dopo aver preso parte alla seduta plenaria del Parlamento Ue durante la quale interveniva il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul fenomeno dell'immigrazione e sulla necessità di avere un'Europa unita, Salvini pubblicava un post sui social in cui scriveva 'cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin', allegando una sua fotografia in cui posava, all'interno dell'aula di Strasburgo, indossando una maglietta con sopra stampato il volto di Putin, recando peraltro un grave danno di immagine e di credibilità alla Presidenza della Repubblica".
Ma nella mozione si contesta soprattutto il fatto che "il 6 marzo 2017 Salvini firmava", in qualità di segretario della Lega, "un accordo con Sergei Zheleznyak, vicesegretario generale del Consiglio per le relazioni internazionali del partito politico russo 'Russia unita', afferente al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, il quale era già stato a capo del partito fino al 2012". "Tale accordo - si legge ancora - sottoscritto a Mosca il 6 marzo 2017, aveva una durata pari a 5 anni e si è automaticamente rinnovato il 6 marzo 2022, successivamente, quindi, all'invasione russa dell'Ucraina".
Salvini, "ad oggi non ha ancora mai smentito né i contenuti dell'accordo né ha prodotto il documento che notifichi alla controparte russa l'intenzione di cessazione dello stesso" si spiega nella mozione in cui si cita un'altra frase del ministro dei Trasporti: "Penso che Putin sia uno dei migliori uomini di Governo al mondo perché lo credo e perché lo dicono i fatti" e che se "avessimo un Putin anche in Italia staremmo sicuramente meglio e questo lo dico perché ne sono convinto".
In sostanza, si osserva, "ad oltre due anni dall'inizio dell'illegale invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, il Governo della Repubblica Italiana è rappresentato da un Ministro e Vicepresidente del Consiglio dei ministri che non rinnega né i rapporti di collaborazione con il partito di Vladimir Putin né le sue dichiarazioni di elogio a Putin stesso; alla luce di queste considerazioni, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo, il Ministro Salvini non può rappresentare degnamente la Repubblica italiana ma, anzi, dimostra di non esercitare appieno le proprie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione" e pertanto se ne chiedono le dimissioni. (ANSA).
Cosa prevede la mozione di sfiducia a Salvini
Si contesta al vicepremier il suo rapporto con la Russia e con Putin