Il Papa, al termine dell'udienza generale, ha mostrato un rosario e un Vangelo di un giovane soldato ucraino morto in guerra. "Ho nelle mani un rosario e un libro del Nuovo Testamento lasciato da un soldato morto nella guerra. Questo ragazzo si chiamava Oleksandr, Alessandro, 23
anni. Alessandro leggeva il Nuovo Testamento e i Salmi e aveva sottolineato" il Salmo129 ('Dal profondo a te grido o Signore. Signore ascolta la mia voce').
"E questo ragazzo di 23 anni è morto ad Adviivka nella guerra - ha proseguito il Papa - e ha lasciato davanti una vita. E questo è il suo rosario il suo Nuovo Testamento che lui leggeva e pregava", ha aggiunto mostrando i due oggetti ai fedeli presenti a Piazza San Pietro per l'udienza generale. "Io vorrei fare in questo momento un po' di silenzio tutti, pensando a questo ragazzo e a tanti altri come lui morti in questa pazzia della guerra. La guerra distrugge sempre. Pensiamo a loro e preghiamo", ha detto il pontefice.
"Non dubitiamo mai dell'amore di Dio, ma affidiamo con costanza e fiducia la nostra vita e il mondo al Signore, chiedendogli in particolare una pace giusta per le nazioni martoriate dalla guerra", ha detto Bergoglio nell'udienza generale
Il Papa ha parlato anche del conflitto in Medio Oriente. "Torno a rinnovare la mia ferma richiesta per un immediato cessate il fuoco nella
Striscia di Gaza. Esprimo il mio profondo rammarico per i volontari uccisi mentre erano impegnati nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. Prego per loro e le loro famiglie, rinnovo l'appello a che sia permesso a quella popolazione civile stremata e sofferente l'accesso agli aiuti umanitari e che siano subito rilassati gli ostaggi".
Il pontefice - che prima dell'udienza ha fatto un giro in papamobile nella Piazza San Pietro, per salutare i fedeli - ha chiesto che "si eviti ogni irresponsabile tentativo di allargare il conflitto nella regione. E ci si adoperi affinché al più presto possano cessare questa e altre guerre che continuano a portare morte e sofferenza in tante parti del mondo. Preghiamo e operiamo senza stancarci perché tacciano le armi e torni a regnare la pace".
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