"La scelta del nome di Mattei per il piano che il governo italiano ha lanciato non è casuale perché Mattei è stato davvero un amico dell'Africa occidentale, del continente intero contro ogni forma di sfruttamento coloniale, per una collaborazione sul piano paritario a tutela delle risorse locali e questo è l'obiettivo. Il piano è quindi per una collaborazione secondo le indicazioni e le esigenze definite dai paesi del continente". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Accra, seconda tappa della sua visita in Africa, in un colloquio con il presidente del Ghana Nana Addo Dankwa Akufo-Addo.
"Il Ghana rappresenta per l'Italia un partner fondamentale nell'ambito del partenariato tra Africa e Europa, un partenariato che intendiamo fondato sul reciproco rispetto, sul rapporto paritario di collaborazione che giova a entrambe le parti perché il futuro di Africa ed Europa è necessariamente comune. Il vertice che si è svolto lo scorso gennaio a Roma - ha aggiunto il presidente Mattarella in dichiarazioni alla stampa - ha confermato l'intenzione d'Italia di promuovere un'azione congiunta, concorde secondo le indicazioni dei Paesi africani, per la concreta collaborazione tra l'Africa e l'Europa. Il piano Mattei, che il governo italiano ha lanciato evocando un protagonista dell'amicizia tra Africa ed Europa, evoca appunto la volontà di collaborare in modo paritario secondo l'esigenza dei Paesi africani cercando di coinvolgere questo l'intera Europa".
Il presidente della repubblica ha poi continuato il suo discorso affrontando altri temi. "Bisogna affrontare insieme il fenomeno migratorio - ha detto - che va convertito da un fenomeno disordinato, gestito da trafficanti di esseri umani, a un fenomeno con ingressi legali e concordemente definiti. E' un obiettivo importante".
"Ghana e Italia sono legati da un'amicizia molto forte, da valori comuni come il multilateralismo, il dialogo e la pace. Serve un dialogo internazionale e collaborativo tra tutti" e tra di noi c'è "la convinzione che la strada intrapresa in Europa, in Africa, e Medio Oriente, cioè la guerra, sia la strada sbagliata".
Bisogna "lavorare per un rafforzamento delle Nazioni Unite. Le sfide che abbiamo di fronte, come umanità, richiedono grande collaborazione internazionale. Sono impossibili nella contrapposizione", ha detto Mattarella in merito. Poco prima il presidente del Ghana aveva chiesto con forza un riequilibrio del peso dell'Africa in ambito Onu: "La riforma delle Nazioni Unite deve diventare una priorità, è necessaria da tempo. Concordano anche Italia e Unione europea, bisogna correggere le ingiustizie che riguardano i Paesi africani".