Eike Schmidt è ufficialmente il candidato sindaco di Firenze per il centrodestra. Lo ha annunciato lo stesso Schmidt, che dopo la guida degli Uffizi a Firenze è oggi direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, convocando questa mattina la stampa in piazza della Signoria, proprio sotto Palazzo Vecchio. "Sciolgo ufficialmente la riserva e mi candido a sindaco di Firenze - ha detto -. Oggi stesso chiederò ai partiti del centrodestra di sostenere questa campagna elettorale".
Eike Schmidt come candidato sindaco di Firenze "è una scelta di qualità", ha affermato Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, in un'iniziativa elettorale a Firenze. "In Toscana il centrodestra è in grado di competere e di vincere ovunque, lo hanno dimostrato le vicende degli ultimi anni", ha aggiunto, ricordando che "il centrodestra guarda alle Regionali del prossimo anno e quindi le elezioni di Livorno, di Prato, di Firenze possono anticipare un ricambio che auspichiamo". Schmidt, secondo Gasparri, ha in sé "una qualità di natura fiorentina, per la lunga esperienza maturata in questa città; italiana, per la cittadinanza di cui è orgoglioso; ma direi anche che ha caratura europea in una delle capitali mondiali della cultura qual è Firenze, una grande città italiana che appartiene al mondo per la sua fama, la sua bellezza, e l'arte che esprime di cui Schmidt è stato un custode e anche un valorizzatore, nel quadro della lunga storia di Firenze". Gasparri ne ha parlato ricordando la lunga esperienza di Schmidt come direttore della Galleria degli Uffizi.
"Tra le prime cose che farò sarà quello di chiedere l'aspettativa" da direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, "lo faccio ben prima dei 45 giorni come previsto dai termini di legge - ha detto Schmidt -. Ci saranno alcuni giorni, tempi tecnici, per averla concessa dal ministero a Roma e da metà mese sarò al 100% sul campo a Firenze. La legge è uguale per tutti. Come sapete c'è un professore universitario di Firenze, Giuseppe Conte, che ormai è in aspettativa da sei anni per attività politica. Quindi vale anche per i dirigenti". "Io mi metto quindi in aspettativa - ha aggiunto - e mi auguro che anche altri, come il rettore dell'Università per stranieri di Siena" Tomaso Montanari, "e l'assessore al welfare di Firenze" Sara Funaro, "che ora sono già in piena campagna elettorale, anche se nel caso del rettore non è chiaro se si candiderà o meno ma fa comunque attività politica, si mettano in aspettativa. Perché è giusto così".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it