Politica

La maggioranza boccia l'audizione di Corsini e Bortone in Vigilanza

Floridia: 'La Rai dia tutte le risposte sul caso Scurati in Vigilanza'

Redazione Ansa

  Stop della Commissione di Vigilanza all'audizione del direttore Approfondimento Rai Paolo Corsini e della conduttrice di 'Che sarà' Serena Bortone dopo la mancata partecipazione di Antonio Scurati al programma di Rai3. La maggioranza ha votato contro, con la motivazione di voler attendere l'esito dell'indagine interna, la proposta avanzata da Stefano Graziano (Pd) e sostenuta da tutta l'opposizione. Non è passata neanche la richiesta della minoranza di ascoltare Corsini e Bortone dopo l'audizione dei vertici Rai in programma l'8 maggio 

 

 

 

Floridia: la Rai dia tutte le risposte sul caso Scurati in Vigilanza

 "Da giorni in tv e sui giornali non si parla d'altro che del caso dell'esclusione dello scrittore Antonio Scurati dalla trasmissione Rai condotta da Serena Bortone "Chesarà…". Fin da subito ho chiesto che la Rai facesse chiarezza, fornendo tutti i dettagli di una vicenda che comunque la si pensi mette a serio rischio la credibilità del servizio pubblico e l'immagine del nostro Paese anche all'estero. Il prossimo 8 maggio in commissione di vigilanza ci sarà l'audizione dei vertici della Rai. Era un appuntamento già previsto ma che alla luce di tutto quanto è successo avrei comunque sollecitato. Sarà in quella sede che chi amministra la Rai dovrà dare tutte le risposte davanti al Parlamento e quindi ai cittadini". Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione di Vigilanza, Barbara Floridia.

"Questa mattina le opposizioni hanno chiesto la convocazione anche del direttore degli approfondimenti Paolo Corsini e della stessa Serena Bortone, nella sua veste di caporedattrice e di persona informata direttamente su quanto accaduto. La maggioranza si è però opposta - sottolinea ancora -. Da quanto si apprende sono in corso indagini interne e mi auguro che in Commissione di Vigilanza l'azienda saprà fornire tutti i dettagli possibili, perché anche solo l'ipotesi di una censura nei confronti di uno scrittore non è compatibile con il concetto di servizio pubblico e con i principi più profondi della nostra democrazia".


"Nel frattempo le attività della Commissione, già programmate, sono andate avanti. Ieri sera abbiamo ascoltato il professor Luciano Floridi, docente a Yale e direttore fondatore del Digital Ethics Center, che ci ha parlato dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul servizio pubblico e sull'informazione - scrive ancora Floridia -. Se da un lato ci sono aspetti preoccupanti, come il proliferare della disinformazione, su cui è necessario riflettere, sono anche tantissime le opportunità e gli aspetti positivi che l'innovazione tecnologica porterà in questo settore, se il Servizio Pubblico sarà in grado di svilupparli". 

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