Il premierato "è meno invasivo di quello che a me sarebbe piaciuto di più", ovvero "una repubblica presidenziale con l'elezione diretta del presidente della Repubblica". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa alla kermesse di FdI a Pescara. "Mi permetto di rendere omaggio a un grande presidente della Repubblica", Sergio Mattarella, "una persona diritta e giusta, con le sue idee non sempre coincidenti" con le mie "anzi, ma una persona che stimo e rispetto, oggi a maggior ragione".
"Mettiamo finalmente una parola di pacificazione su tanti giovani che persero la vita", negli anni di piombo ha aggiunto La Russa che rimarca l'esistenza oggi di "qualche segnale brutto, di intolleranza nelle università" con la "caccia all'ebreo". "Vedo chi ci prova a far tornare (quel clima, ndr)". Oggi, a differenza "degli anni '70", "da molte forze politiche c'è un alt a questo modo di concepire il contrasto, soprattutto dal presidente della Repubblica. Ma - aggiunge - c'è nelle università un piccolo focolaio che potrebbe diventare un incendio. Fermiamolo finché siamo in tempo".
Sulla candidatura di Ilaria Salis il presidente del Senato ha commentato: "Non posso discutere le ragioni della decisione. Benché per quella ragazza non nutra simpatia, ho avuto umana solidarietà per il padre di questa ragazza gli ho dato un consiglio, che non ha potuto seguire e non gli faccio una colpa: meno politicizzate questa vicenda più speranze ci sono che torni a casa". Ma quando dovevano decidere sui "domiciliari c'erano cinque esponenti di sinistra in prima fila, forse volevano che fosse respinta quella richiesta".
Mi sono stufato di dover ripetere le stesso cose, l'hanno scorso fui invitato da Vespa, e mi fece una domanda. Ho portato una copia del discorso, e ho fatto delle copie per i giornalisti" ha proseguito La Russa. Il presidente ha quindi letto una parte delle risposte che diede un anno fa intervistato da Vespa: "Se si intende un 'no' deciso alla dittatura e un no deciso al nostalgismo, certamente mi potete definire antifascista". Invece "l'antifascismo militante degli anni '70 è un'altra cosa..." ricorda La Russa, citando le riposte date un anno fa. "Lo devo dire tutti i giorni?", aggiunge. "A chi farà questa domanda leggerò questa risposta. Se si accontenteranno bene, se no.. si grattino".
La Russa ha ringraziato la giornalista Bianca Berlinguer che lo ha intervistato: "Grazie a Bianca Berlinguer" per aver accettato "l'invito a venire qui, nella tana del lupo, ma chi si chiama Berlinguer il coraggio ce l'ha dalla nascita".
Il capo dello Stato Sergio Mattarella questa mattina ha telefonato al presidente del Senato Ignazio La Russa dopo il caso della foto postata a testa in giù. Lo ha riferito Bianca Berlinguer intervistando La Russa alla kermesse di FdI. ""Ho detto presidente non sono questi i problemi ma grazie del tuo meraviglioso pensiero, della tua solidarietà", ha riferito La Russa.
"L'importante è la chiarezza. Se Meloni dicesse votatemi che magari poi ci vado in Ue, sarebbe inaccettabile. Ma Meloni dice 'il mio è un modo per testare il consenso dell'Italia nei confronti miei e del mio governo'. E allora trovo che sia molto meglio di mille sondaggi". Quindi, "grazie Giorgia che ti candidi" ha detto poi La Russa che ha commentato anche le dichiarazioni rilasciate in due interviste dal generale Vannacci ed in particolare quella sulle classi separate per i disabili. "Buon per lui che non ha un bambino portatore di handicap - ha detto il presidente del Senato - altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza" e poi ha aggiunto: "Come fa un militare a contestare il suo ministro della difesa? Per me è più grave di tutto il resto".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it