Alla marina di Palermo va in scena l'ultimo atto del congresso nazionale dell'Anm. E la mozione finale, approvata per acclamazione, è un segnale netto inviato al ministro Carlo Nordio.
E il presidente pentastellato alza i toni. Per Conte, il governo non solo "delegittima l'azione delle toghe", ma con la sua riforma della giustizia mette in atto una "svolta autoritaria che presenta assonanze con il progetto di rinascita democratica della P2". Parole "molto gravi" per la Lega, che invita il leader M5s al confronto tv con il segretario Salvini. A poche settimane dalle elezioni europee, la giustizia resta terreno di scontro politico totale ed entra di peso nella campagna elettorale. Conte arriva a Palermo per dire che sulla separazione delle carriere "il modello italiano non va rivisto". Ma anche per insistere sulla battaglia per la legalità: di fronte alle "premesse per una nuova Tangentopoli", invita i partiti "a fare pulizia al proprio interno". "Non lasciamo che siano soltanto le inchieste giudiziarie a dettare le regole", ammonisce. Il leader non nomina mai Genova. Ma il caso Toti, da una parte all'altra dello Stivale, continua a generare reazioni. La segretaria dem Elly Schlein rivendica: "noi siamo i primi a prendere le distanze dalla corruzione". E pungola il centrodestra: "dall'altra parte, quando arriva un arresto di un presidente di Regione si mettono i ministri a fare l'avvocato d'ufficio". Dalla maggioranza, Crosetto esprime "ribrezzo" verso "le persone che speculano su vicende di questo tipo".
E chiama in causa, senza nominarlo, anche un ministro di Forza Italia "che, di fatto, scarica Toti". Per il leader degli azzurri Antonio Tajani, però, le dimissioni del presidente della Regione restano "una scelta" del diretto interessato. "Ma credo che adesso sia prematuro", chiarisce. Forza Italia, nel giorno in cui l'ipotesi di una riforma della giustizia viene respinta con decisione dall'Anm, sceglie di continuare a insistere sul suo cavallo di battaglia. "Andiamo avanti sul progetto - spiega in diretta tv - perché abbiamo preso un impegno con gli elettori". Ma nonostante il pressing di Tajani, è difficile - si ragiona in ambienti parlamentari - che FI possa piantare la bandierina della riforma prima delle europee. Tra gli alleati di governo, la Lega fa comunque sponda. Il capogruppo alla Camera,Maurizio Molinari, sottolinea l'esigenza di riformare la giustizia, anche con "un ruolo diverso" del pm, "che in altri Paesi risponde alle direttive del ministro della Giustizia".
Ma le priorità di via Bellerio, in vista del voto di giugno sono ben altre. E le chiarisce il segretario: "nelle prossime settimane l'autonomia finalmente diventerà legge". E se la maggioranza cala le carte delle riforme nella corsa verso le europee, le opposizioni provano a far saltare il tavolo. Avs con Angelo Bonelli, sulla giustizia attacca la "svolta autoritaria" del governo. Così come fa il M5s, sulla scia di Giuseppe Conte, che parla di "pactum sceleris" per scagliarsi contro "l'avventurismo irresponsabile" del governo sulle riforme: dall'Autonomia al Premierato. Mentre il presidente dem Stefano Bonaccini, proprio in risposta alle "riforme della destra", torna a chiamare la piazza del 2 giugno in difesa della Costituzione.
Scontro sulla giustizia, Conte attacca ed evoca la P2
Lega, leader M5s si confronti con Salvini. Anm contro la riforma