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Mattarella ha firmato il decreto agricoltura

Lollobrigida: 'Uno strumento fondamentale'. Bonelli: 'Il dl prevede il blocco totale del fotovoltaico'

Sergio Mattarella

Redazione Ansa

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto agricoltura. Lo si apprende dal Quirinale.

"Con la firma del decreto Agricoltura da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il mondo dell'agricoltura, della pesca e della produzione avrà a disposizione ulteriori strumenti per rafforzare le filiere italiane e proteggere i nostri prodotti, che sono sinonimo di eccellenza e qualità". È quanto dichiara, in una nota, il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

"Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il governo tutto - aggiunge - per il risultato ottenuto. L'ampiezza degli ambiti toccati da questo provvedimento sono la dimostrazione della concretezza del governo Meloni che ha come obiettivo primario quello di garantire agli agricoltori, ai pescatori e alle imprese certezze per il loro futuro. Il rafforzamento della nostra patria è un interesse comune. E ringrazio il presidente Sergio Mattarella per aver dato il via libera al testo e per le preziose interlocuzioni avvenute in questi giorni che, a dispetto di alcune malelingue, avevano come unico obiettivo quello di licenziare un documento perfetto in ogni sua parte. Auspico che il Parlamento possa migliorarlo ancor più. Ancora una volta chi ha sperato nelle difficoltà del governo Meloni non può far altro che prendere atto di come invece sia compatto, coeso e lavora esclusivamente per il bene e il futuro della nostra Nazione". 

"Il Dl Agricoltura di Lollobrigida prevede il blocco totale del fotovoltaico e la perdita di migliaia di posti di lavoro. L'articolo 5, in particolare, non consente l'installazione di nuovi pannelli fotovoltaici anche se le aree agricole sono incolte o abbandonate. In questo modo gli impegni sul clima non verranno rispettati." Lo dice Angelo Bonelli, portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

"E' un colpo molto grave rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione e la triplicazione della potenza da fotovoltaico da qui al 2030, impegno sottoscritto dal ministro Pichetto Fratin recentemente al G7. Infatti, questi obiettivi, che prevedono la collocazione di almeno 9 gigawatt all'anno di nuovi impianti fotovoltaici, non possono essere obiettivamente conseguiti escludendo questi terreni", fa notare. "Questo dimostra che questa misura non è emanata per salvaguardare il suolo, che secondo ISPRA viene consumato al ritmo di 2,4 m² al secondo ogni anno in Italia a causa della cementificazione, ma è un attacco alle rinnovabili. Il nostro Paese, nonostante gli impegni assunti a livello internazionale, continua a difendere le lobby delle fonti fossili e del gas", conclude.

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