Politica

Meloni: 'Il confronto Tv dà fastidio, lo faremo in altri modi'

La premier: 'Un'occasione persa'

Meloni

Redazione Ansa

Mi dispiace non ci sia stato il confronto" in tv con la segretaria del Pd Elly Schlein, "è un'occasione persa". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite di Mattino Cinque, su Canale 5.

L'idea di un confronto Tv con la segretaria del Pd è un'occasione persa perchè avrebbe "aiutato i cittadini a capire" le diverse proposte in vista delle elezioni europee e dunque è "un'occasione persa. Ha dato fastidio a qualcuno, ne prendo atto, lo faremo in altri modi". "Mi dispiace molto, perché altrimenti non avrei dato la mia disponibilità a organizzarlo - ha chiarito Meloni parlando del confronto tv organizzato a Porta a Porta e poi saltato -. Mi dispiace molto perché secondo me è un'occasione persa. Molti mi hanno chiesto: 'Ma chi te lo fa fare? Il presidente del Consiglio non si mai confrontato con l'opposizione in campagna elettorale. Soprattutto se sulla carta è in vantaggio...'. Secondo me il confronto è una cosa sempre bella, è una cosa che aiuta i cittadini a capire che cosa sta accadendo".

Sulla par condicio. "fermo restando che se dicessi ora che voglio modificare la par condicio avremmo i giornaloni che scriverebbero di governo autoritario, tendenzialmente è meglio che di queste materie non se ne occupi il governo, se ne dovrebbe eventualmente occupare il Parlamento. È la legge che c'è è la stessa che c'è sempre stata", hja detto Meloni.

"I partiti di centrodestra sono partiti potenzialmente alleabili. Voglio provare, cosa non facile ma affascinante, a rifare in Europa quello che fatto in Italia, alleare partiti compatibili tra loro in termini di visione pur con sfumature completamente diverse - perché poi ci sono anche delle differenze come ci sono in Italia - e mandare all'opposizione la sinistra. È una sfida difficile, ma è una sfida che secondo me si può arrivare a centrare", ha detto Meloni.

 

"È colpa della maggioranza, come sempre accade. Il vero tema è la maggioranza che sostiene la Commissione", ha evidenziato la premier che, dopo aver elencato una serie di problemi dell'Unione europea, ha risposto così a Francesco Vecchi che le domandava se sia colpa di von der Leyen o dell'alleanza che l'ha sostenuta.

"Conte ha guidato due governi, uno con la Lega che ha fatto politiche più di destra, e poi un'alleanza con il Pd e ha guidato un governo di sinistra: sulla politica migratoria passò dai porti chiusi all'accoglienza indiscriminata - ha osservato Meloni -. Perché è la maggioranza che sostiene i provvedimenti in Parlamento che alla fine fa la linea politica. È la stessa cosa in Europa. Noi ci stiamo lì a impiccare sul tema del nome del presidente della Commissione, ma la verità è che la vera sfida che noi dobbiamo costruire è una maggioranza diversa da quella che abbiamo visto negli ultimi cinque anni, che è un'innaturale maggioranza tra il Ppe, i socialisti e il partito liberale".

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