Ride di cuore il Papa alle battute di Roberto Benigni. E' lo show del Premio Oscar a chiudere la Giornata Mondiale dei Bambini a Piazza San Pietro. In prima fila c'è anche Giorgia Meloni con la figlia Ginevra; prima della messa la premier aveva incontrato privatamente il Pontefice. Battute e baci ma anche parole piene di speranza per i bambini sono quelle contenute nel monologo dell'attore toscano.
Confida che da piccolo diceva che voleva fare il Papa e "tutti a sbellicarsi dalle risate. Allora decisi di fare il comico, se si fossero inginocchiati avrei fatto il papa". Ma magari c'è ancora una chance: "Quasi quasi per le prossime elezioni mi presento io, insieme a lei, facciamo insieme il campo largo. Mettiamo sulla scheda il nome Jorge Mario Bergoglio, detto Francesco: vinciamo subito". Tutti ridono, dai cardinali ai bambini, dalle suore agli accompagnatori dei piccoli. Benigni è irresistibile anche quando si avvicina a Papa Francesco per baciarlo: "Santità, vorrei stringerla, baciarla, non so come dimostrarle affetto, amore, potrei ballare un tango qua davanti. Ma prima di entrare due guardie svizzere mi hanno detto: lei può fare qualsiasi cosa qui, solo una cosa non può fare, toccare il Papa.
Ma da quando me l'hanno detto ho voglia di fare solo quello", aggiunge sorridendo. "Un bacio però glielo posso dare, a che servono i baci se non si danno? È un bacio che arriva da tutti loro, che ne vale centomila". Saluta poi le autorità presenti e chiama Meloni "signor presidente".
Ma poi il discorso si fa serio quando Benigni raccoglie e rilancia le parole ripetute questi due giorni da Papa Francesco e dice che "il mondo è governato da persone che non sanno cosa sia la misericordia, l'amore. E così commettono il più stupido dei peccati, la guerra: una parola brutta, che sporca tutto.
Dobbiamo porre fine a questa cosa. Perché quando i bambini giocano, appena uno si fa male, si fermano, fine del gioco, e invece quelli che fanno la guerra non si fermano al primo bambino che si fa male? La guerra deve finire", insiste rilanciando gli instancabili appelli di Francesco per la pace.
Poi cita Giovanni Paolo II: "Prendete la vostra vita e fatene un capolavoro", dice Benigni ai bambini. Lo show del comico chiude la due-giorni che ha visto a Roma ragazzi di tutto il mondo per la prima Giornata Mondiale dei Bambini. La prossima si terrà a settembre del 2026, anche se i bambini torneranno a Roma già il prossimo anno per il loro Giubileo, il 24 e 25 maggio.
Tra piccoli e accompagnatori erano in 50mila a Piazza San Pietro ad ascoltare un Papa che oggi ha indossato i panni del catechista per fare domande ai piccoli e spiegare un concetto "non facile", quello della Trinità. Poi il messaggio sulla misericordia: "Gesù perdona tutto, perdona tutti, perdona sempre".
Ma il Papa torna a chiedere ai piccoli preghiere per la pace: "Pregate per noi, pregate per i genitori, pregate per i nonni, pregate per i bambini ammalati" e "soprattutto pregate per la pace, perché non ci siano le guerre". All'Angelus oggi niente appelli ma solo una richiesta accorata: "Salutate i vostri nonni". In Vaticano c'è anche Lino Banfi, 'il nonno d'Italia'. Infine Francesco ringrazia gli organizzatori "che hanno lavorato tanto", a partire dai coordinatori, padre Enzo Fortunato e Aldo Cagnoli.
Infine una curiosità: a servire messa dal Papa oggi c'era anche un nutrito gruppo di chierichette. Non è proprio una novità perché nelle messe che il Papa celebra all'estero nei suoi viaggi apostolici talvolta ci sono delle bambine a servire la messa. Ma per una celebrazione solenne a San Pietro non se ne ha memoria.
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