Politica

Profanata la tomba di Berlinguer, i figli: "Gesto politico"

'Non è l'atto di uno squilibrato, evitare ulteriori oltraggi'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 GIU - "Per la terza volta nell'arco di appena due mesi la tomba di nostro padre, nel cimitero di Prima Porta, è stata profanata, sei giorni dopo l'anniversario della sua morte". Lo hanno segnalato i figli di Enrico Berlinguer, Bianca, Maria, Marco e Laura, sul profilo Facebook di Bianca.
    Un'"azione vigliacca di alcuni mascalzoni", scrivono, che secondo loro sarebbe "un gesto dal contenuto chiaramente politico".
    Intanto, arrivano i messaggi di solidarietà di tutto il mondo politico. "Presenterò un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno", ha annunciato subito il segretario di Sinistra italiana e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Nicola Fratoianni. "Chiediamo al Ministro Piantedosi di individuare i responsabili e tutelare il monumento", gli ha fatto eco la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.
    "Gesti ripetuti che sono il segno di un clima politico violento e arrogante che si ripercuote anche nel Paese", ha scritto sui propri social il presidente dei deputati di Italia Viva, Davide Faraone. Il deputato di Fratelli d'Italia, Federico Mollicone, ha parlato a sua volta di "violenza politica che continua a perseverare a Roma e in tutta Italia".
    Per Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, si tratta di un atto che "offende la memoria di un grande statista, un uomo politico degno del massimo rispetto e che ha dato volto all'Italia".
    Molto più dura, invece, la denuncia di Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista. "Un fatto che coincide - afferma - con la presenza di un governo guidato dagli eredi politici di Almirante e di coloro che non hanno mai voluto accettare la democrazia e la nascita di una Repubblica antifascista". Barbera ricorda poi l'importanza della "manifestazione di tutte le opposizioni, convocata domani pomeriggio a Roma". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it