I governatori delle regioni italiane dei diversi schieramenti politici commentano il ddl Calderoli approvato in nottata alla Camera con 172 sì, 99 no e 1 astenuto
Luca Zaia e Attilio Fontana, esultano: "L'autonomia è legge! Oggi si è fatta la storia di questo paese! è l'alba di un giorno storico!", scrive su Facebook Zaia. secondo il quale si tratta di "un grande segno di rispetto democratico nei confronti del popolo. Il pensiero va ai 2 milioni e 273 mila veneti che, a prescindere dall'appartenenza politica, sono andati a votare per l'autonomia il 22 ottobre 2017. Un esercito composto e compatto, che giorno dopo giorno ci ha dato forza per portare avanti la riforma".
Dopo aver ringraziato il ministro Roberto Calderoli, "che ha lavorato davvero molto", la premier Giorgia Meloni "che ha mantenuto la parola", e il vicepremier Matteo Salvini "per aver sostenuto politicamente il progetto fin dai primordi", Zaia ribadisce che "l'Italia, con gradualità e rispetto, andrà verso un modello gestionale già assunto in maniera vincente da molti grandi paesi europei e a livello internazionale. L'obiettivo sarà la lotta alle diseguaglianze e la maggior vicinanza delle istituzioni ai cittadini. Con l'approvazione dell'autonomia, e la sua successiva pubblicazione, inizia un percorso che vedrà ognuno di noi impegnato alla stesura delle singole intese. Mettendo a frutto la reale efficacia dell'autonomia differenziata, con gli accordi tra lo Stato e le Regioni che vorranno chiedere, con responsabilità, l'autonomia", conclude.
Per Fontana è "una notizia eccezionale per la Lombardia e per i lombardi che, sette anni fa, con un referendum, avevano espresso in maniera chiara e netta la volontà di andare in quella direzione". "Con l'autonomia avremo più competenze in diverse materie e potremo confermare la nostra capacità amministrativa rendendo ancora più forte la nostra regione - spiega Fontana sui social". "Possiamo dire che la Costituzione ha vinto, ha vinto l'Italia" ha aggiunto Fontana precisando che "appena sarà promulgata la legge siamo pronti a inviare le richieste al governo. Sicuramente per due materie importanti: sanità e ambiente" e poi su alcune altre.
"Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia - Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo - che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto". Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Calabria.
"No, non è un'Italia più giusta nè un'Italia più forte, è un'Italia a rischio". Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca commentando le parole con cui la premier Giorgia Meloni ha definito il Paese dopo l'autonomia approvata questa notte. "Il Governo - ha detto De Luca - andava di corsa stanotte, loro come sapete soffrono di insonnia. Non sapevano che fare stanotte e hanno approvato questo decreto".
"Continuiamo a sostenere" che l'autonomia differenziata "non possa non avere come fattore di riequilibrio dei territori un intervento sulla riduzione dei divari infrastrutturali. Condividiamo inoltre le perplessità già espresse da alcuni esponenti di Forza Italia, come il governatore calabrese, Occhiuto, in ordine all'accelerazione che si è voluto imprimere al processo legislativo, quando si sarebbe potuto migliorare ulteriormente il provvedimento". Così, in una nota, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi
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