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A Toti nuova misura domiciliare, 'finanziamento illecito'. Possibile stop a colloqui, a rischio quello con Salvini

Per gli spot a Terrazza Colombo pagati da Esselunga

Toti

Redazione Ansa

A una settimana dalla decisione del Riesame, che ha respinto la richiesta di revoca dei domiciliari, arriva una nuova tegola sulla testa del presidente della regione Liguria Giovanni Toti. Il giudice delle indagini preliminari ha disposto una nuova misura domiciliare nei confronti del governatore. L'accusa è di finanziamento illecito per gli spot elettorali delle elezioni comunali di giugno 2022 proiettati sul maxischermo di Terrazza Colombo, di proprietà dell'editore dell'emittente locale Primocanale,

Maurizio Rossi. Passaggi pubblicitari, secondo i pm Federico Manotti e Luca Monteverde, pagati sottobanco da Esselunga in cambio dell'accelerazione degli iter burocratici per aprire i nuovi supermercati a Sestri Ponente, Savona e Rapallo. La nuova ordinanza potrebbe far slittare l'incontro di domani con il vicepremier e ministro Matteo Salvini. Indagati, per lo stesso reato, anche l'ex braccio destro di Toti Matteo Cozzani, l'ex membro del Cda Francesco Moncada e Rossi. L'interrogatorio del governatore è fissato per domani alle 13 in videocollegamento dalla caserma di Spezia: Toti, difeso dall'avvocato Stefano Savi, con ogni probabilità non risponderà.

"La nuova misura - spiega Savi - non modifica lo stato di fatto e di diritto relativo all'inchiesta. Ci stupisce la tempistica della stessa. Nel merito, le nuove accuse non aggiungono nulla di nuovo". Per il giudice, invece, ci sarebbe "il pericolo attuale e concreto che il presidente commetta altri gravi reati della stessa specie e, in particolare, che possa reiterare analoghe condotte di finanziamenti illeciti". E fa riferimento ai nuovi accertamenti in corso anche per gli spot elettorali delle politiche di settembre 2022. Il pericolo di reiterazione del reato "si configura vieppiù concreto ove si consideri che il predetto continua tuttora a rivestire le medesime funzioni", continua il gip. Secondo l'accusa, Moncada avrebbe finanziato 5.560 passaggi elettorali pubblicitari facendo sborsare a Esselunga circa 55.600 euro. I passaggi sarebbero "stati materialmente erogati da Ptv spa ma offerti dal colosso dei supermercati in modo occulto e cioè senza alcuna delibera da parte dell'organo sociale competente, senza una regolare iscrizione a bilancio e senza procedere ad alcuna dichiarazione congiunta".

A spiegare il meccanismo è lo stesso Rossi a Moncada: "posso dire che gli do 10 passaggi e poi per dire gliene do 50… sono io che ho uno che fa la programmazione che la sbaglia regolarmente un coglione...". Il programmatore è stato sentito e ha confermato che Rossi gli disse di aumentare i passaggi per Toti ma che questo succede "con tutti i contratti del maxischermo". L'accordo sarebbe stato stipulato a una riunione in Regione, a telefoni spenti, a marzo 2022. In mezzo ci sarebbero state le pressioni da parte di Cozzani ai funzionari regionali per velocizzare le pratiche.

E mentre si discute di questa nuova ordinanza la piazza sotto il palazzo della Regione ha ospitato la manifestazione 'Liguria, diritto al futuro'. Circa duemila persone hanno applaudito Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli che si sono alternati sul palco per chiedere ancora una volta le dimissioni di Giovanni Toti. Molti i temi toccati dai leader di Pd, M5s, Europa Verde e Sinistra Italiana tra cui il diritto alla sanità privata e al lavoro. E' la piazza "dell'alternativa" dice Schlein "la piazza dell'alternativa antifascista. Facciamo battaglie insieme - ha aggiunto - a partire da questo spirito unitario di costruzione dell'alternativa. Tra i tanti valori che ci uniscono ce n'è uno che permea la nostra Costituzione. Siamo tutte e tutti orgogliosamente antifascisti. Da quei valori gemmano le proposte da costruire insieme per dare alla Liguria il futuro che si merita". La manifestazione dura mezz'ora e si chiude con la gente che chiede "elezioni subito" e intona 'Volta la carta' di De André.

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