Politica

Sergio: "Mai visto un assedio come in Rai. Nessuna censura, Bortone ha scelto Radio2"

L'ad a Napoli alla presentazione dei nuovi palinsesti

Roberto Sergio

Redazione Ansa

"La censura non c'è mai stata, sono state fatte due proposte a una stimata collega, una su Rai3 e l'altra su Rai1, che non sono state ritenute da Serena idonee per la sua idea di tv. Devo dire che invece ha accettato la richiesta di Simona Sala di fare un programma quotidiano su Radio2, che è anche visual radio, a partire da settembre. La sua scelta è questa". Lo annuncia l'Ad Rai Roberto Sergio parlando a Napoli, in occasione della presentazione dei nuovi palinsesti Rai, del futuro di Serena Bortone dopo il caso Scurati.

"Sono stati 14 mesi intensi, difficili, straordinari in cui assieme a un gruppo colleghi straordinari siamo riusciti a realizzare tanti risultati di cui vi ho parlato prima. È stata complessa perché oggettivamente, sono da 20 anni in Rai e ho avuto altre esperienze manageriali, non mi è mai capitato un assedio come quello che la Rai ha vissuto quotidianamente", dice l'Ad Roberto Sergio. "Ho cercato di metterci sempre la faccia a tutela della difesa di tutti i colleghi e talent più attaccati nei singoli momenti. Sono molto soddisfatto, qualcosa l'avrei fatta in modo diverso, qualche esternazione poteva essere più cauta".

 

"Permettetemi di esprimere sincero apprezzamento per le dichiarazioni fatte da Pier Silvio Berlusconi a difesa degli interessi legittimi del servizio pubblico. In particolare credo che la Rai debba avere risorse certe per assolvere agli obblighi del contratto servizio" ha aggiunto.  "La Rai è un'azienda sana, attiva e pronta a nuove sfide di mercato" ha sottolineato Sergio, concludendo il suo intervento alla presentazione dell'offerta d'autunno a Napoli.

"Una Rai in salute - sottolinea Sergio, in un discorso che è anche un bilancio del mandato del vertice - ricca di voci, talenti, in cui è stato fatto un grande lavoro di squadra in questi 14 mesi. Una Rai servizio pubblico, l'unica azienda che può parlare a presente passato e futuro, e oggi siamo nel futuro". Nel suo discorso, Sergio ringrazia la presidente Marinella Soldi: "Senza la sua sapiente guida del consiglio sarebbe stato impossibile in così breve tempo raggungere i risultati che presenterò a breve. Ringrazio il cda, il collegio sindacale, il rappresentante della Corte dei Conti, e in particolare il direttore generale Rossi con cui abbia condiviso con impegno, passione e lealtà reciproca 14 mesi di duro lavoro".

Dopo aver ringraziato "dirigenti, dipendenti, giornalisti, talent, conduttori, investitori e pubblico", l'Ad Sergio cita i principali risultati messi a segno durante il mandato del vertice uscente, "l'approvazione del Contratto di servizio, passaggio fondante del del servizio pubblico; di un piano industriale senza precedenti, con 225 milioni di investimenti per per fare della Rai una digital media company. Abbiamo avviato un piano immobiliare che renderà la Rai più funzionale, efficiente, green", tra l'altro con il momentaneo trasloco della sede di Roma e con la creazione a Milano del centro di produzione più innovativo. "Abbiamo approvato - rivendica ancora - il primo piano di sostenibilità dell'azienda, abbiamo emesso pochi giorni fa un bond con un'enorme iniezione di fiducia del mercato, per finanziare 300 milioni ci sono stati ordini per oltre 3,6 miliardi di euro: è la risposta a tante polemiche e chiacchiere che si fanno su questa azienda. Abbiamo 82 milioni di debito in meno rispetto alle previsioni di bugdet. Abbiamo guardato ai giovani e al digitale attraverso RaiPlay e RaiPlay Sound. E ancora 16 milioni sono stati destinati alla messa in sicurezza delle Teche, 16,5 milioni per trasformare la radio in digitale". Infine Sergio cita l'importante accordo siglato due giorni fa con i sindacati per il rinnovo del contratto dei dipendenti.    

Leggi l'articolo completo su ANSA.it