Politica

Il Senato approva il decreto per lo Sport e la scuola, è legge

Tra le misure anche quelle che riguardano le Olimpiadi Milano-Cortina

L'aula del Senato

Redazione Ansa

L'Aula del Senato approva con 98 sì, 70 no, 1 astenuto il decreto per Sport e Scuola per il quale il governo aveva chiesto il voto di fiducia.

Il provvedimento, che prevede tra l'altro, norme che riguardano l'obbligo dell'insegnamento dell'italiano per gli studenti stranieri e il potenziamento del sostegno per gli alunni con disabilità, era già stato approvato dalla Camera lo scorso 17 luglio.

Tra le misure, ci sono anche quelle che riguardano le Olimpiadi Milano-Cortina, come quella che dà all'Ad della società responsabile per le infrastrutture anche le funzioni di commissario straordinario per la realizzazione di alcune opere.   

Il provvedimento che ora diventa legge è composto di 26 articoli e prevede anche disposizioni relative alle elezioni dei vertici delle federazioni sportive nazionali modificando le regole in materia di rieleggibilità per un quarto mandato consecutivo "e chiarendo, a tal fine, quali siano i criteri per il corretto computo dei mandati".

Negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale previsti dalla legge, le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un'equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo. E ci sono anche disposizioni finalizzate a consentire alle sole società di calcio "in regola dal punto di vista fiscale" l'accesso alle camere di compensazione sulla base delle quali sono organizzati, dalle leghe di riferimento, i rapporti economici tra le società stesse. Si istituisce una Commissione indipendente per la verifica dell'equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche. Si ridefinisce anche la disciplina dei rimborsi per le prestazioni sportive dei volontari. La NADO Italia, cioè l'organizzazione antidoping in Italia verrà dotata di personalità giuridica quale "agenzia tecnica indipendente".

Si interviene anche sulla normativa in materia di accesso alla ripartizione delle risorse derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi relativi ai campionati di calcio. Poi si prevedono disposizioni urgenti in materia di sostegno didattico agli alunni con disabilità e in materia di educatori per le scuole d'infanzia. E si stabiliscono "le condizioni per la conferma in ruolo dei docenti di scuola secondaria di primo e di secondo grado che hanno ottenuto l'immissione in ruolo con riserva presso istituzioni scolastiche statali dopo aver partecipato al concorso indetto nel 2016, superando tutte le prove concorsuali, dopo esservi stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare.

Ci sono poi la riforma delle norme sulla valutazione degli insegnanti e misure per il personale scolastico inviato all'estero e in materia di welfare studentesco. Un incremento della dotazione organica del Ministero e misure varie sui ricercatori. Si incrementa di 10,3 milioni di euro, per il 2024, il fondo finalizzato a corrispondere un contributo per le spese di locazione abitativa sostenute dagli studenti fuori sede iscritti alle università statali, appartenenti a un nucleo familiare con un ISEE non superiore a 20.000 euro e che non usufruiscono di altri contributi pubblici per l'alloggio.

Il Pd: è l'ennesimo decreto omnibus e sessantesima fiducia

"Siamo di fronte all'ennesimo decreto omnibus e alla 60esima fiducia del governo Meloni, di cui 23 solo al Senato, un decreto che nel monocameralismo alternato in cui viviamo, noi al Senato non abbiamo potuto discutere. Votiamo contro la fiducia ma anche contro il disegno che questo provvedimento esprime, sia sulla scuola, che sull'università, che sullo sport".

Lo ha detto in Aula la senatrice Cecilia D'Elia, capogruppo del Pd nella Commissione Istruzione e sport. "Un decreto sbagliato - ha proseguito D'Elia - che interviene persino a gamba tesa su questioni di cui non si comprende l'urgenza e sulle quali stavamo lavorando in commissione settima in Senato, come sulla riforma del calcio. Un provvedimento che contiene anche quello che si può definire il 'pasticciaccio brutto di Viale Trastevere': 2 concorsi diversi, uno ordinario e uno riservato per i dirigenti scolastici, e davvero non sappiamo come intende il ministro Valditara gestire il caos che ne deriverà. Un testo che contiene titoli giusti, come l'inclusione, ma poi declina un approccio sbagliato sia per i bambini e le bambine disabili, creando un altro percorso per reclutare insegnanti di sostegno, affidati a Indire, che si commissaria per sete di potere, che per l'inclusione dei bambini con background migratorio".

"Non si è attuata la riforma dei contratti di ricerca - conclude - mentre si taglia il fondo ordinario per gli atenei e la Crui, che non è un comitato di pericolosi rivoluzionari, lancia l'allarme. Il dubbio che ci viene è che si pensi di delegare la grande massa degli studenti alle università telematiche e di puntare sugli atenei privati, mentre il sistema pubblico può anche deteriorarsi. Noi siamo contro la politica che questo decreto esprime sia sulla scuola, che sull'università, che sullo sport".

M5s: Meloni preferisce fondi ad armi che a istruzione

"Scuola, sport e università sono temi fondamentali legati da un elemento fondante: l'esercizio alla democrazia e al confronto. Che è proprio ciò che oggi è negato al parlamento. In commissione non è intervenuto nessuno della maggioranza e in assemblea c'è stato solo qualche sparuto intervento. Come si fa a parlare di temi cosi importanti in 48 ore? La scuola non merita questo. Giorgia Meloni non ha mai ha parlato di scuola". Così la senatrice M5s Barbara Floridia intervenendo in Aula al Senato.

"Di armi si - aggiunge - di penne e matite mai. Chiede lo scorporo degli investimenti in armi e non di quelli in istruzione. E che dire di Giuseppe Valditara? Forse avrà anche chiesto risorse, ma la differenza la fa il presidente del Consiglio. Con Conte sono stati stanziati 10 miliardi, adesso sanno solo spostare risorse che restano pochissime. Valditara dovrebbe cercare di non farsi mettere in coda ai ministri leghisti: Salvini prende soldi per il Ponte, Calderoli ottiene l'autonomia differenziata. E lui cosa ha ottenuto finora? Glielo avrei chiesto se solo fosse stato in Aula, ma cosa ha di più importante da fare un ministro dell'istruzione che essere presente quando si parla di scuola in Parlamento? Ci troviamo di fronte all'ennesima fiducia senza neppure che l'opposizione abbia fatto ostruzionismo. È evidente che Meloni non si fida dei suoi alleati, perché il problema è nella maggioranza".

"L'unica cosa che li unisce - conclude - è l'occupazione dei posti di potere e delle poltrone - come dimostra la gestione di INDIRE e quanto fatto nello sport - e la discriminazione. Mettono contro i docenti tra loro, gli alunni italiani contro quelli stranieri, incancrenendo un sistema che già ha i suoi problemi".

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