Politica

Concessioni balneari, Toscana vara legge regionale

Per dare indicazioni 34 Comuni. Prevede premialità e indennizzo

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 24 LUG - Dare indicazioni omogenee e in tempi rapidi ai 34 Comuni costieri toscani in materia di concessioni demaniali marittime, prevedendo un criterio di premialità e introducendo la previsione del riconoscimento di un equo indennizzo, da corrispondere al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante, "contemperando il principio di tutela della concorrenza con quello della salvaguardia degli investimenti effettuati dalle imprese già concessionarie". E' quanto prevede la proposta di legge approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana con 30 voti favorevoli, 3 contrari e 6 astenuti.
    Ora toccherà alla Giunta regionale, nei prossimi 45 giorni, a disciplinare le modalità di definizione dell'equo indennizzo aggiornando le linee guida di applicazione della legge. Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd e presidente della commissione sviluppo economico ha spiegato che "la Toscana interviene su un tema complesso come quello delle concessioni demaniali marittime, fornendo un quadro di riferimento chiaro alle amministrazioni locali e tutelando un sistema imprenditoriale che qualifica l'offerta turistica della Toscana. Questa proposta di legge modifica la normativa regionale (legge 31/2016), con la quale la Toscana è stata una delle prime regioni a tracciare un percorso in questo ambito". Anselmi ha poi chiarito che "attraverso un emendamento che fa riferimento al recente nuovo quadro normativo e giurisprudenziale abbiamo chiarito che questa legge secondo il nostro punto di vista non invade la tutela della concorrenza nella parte relativa all'equo indennizzo, piuttosto bilancia con essa la tutela degli investimenti non ammortizzati e il valore d'impresa generato nel tempo, e soprattutto intende offrire ai Comuni e di conseguenza al sistema imprenditoriale un quadro amministrativo di riferimento omogeneo a livello regionale, in attesa di un intervento statale". (ANSA).
   

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