Politica

Opposizioni contro Meloni, sulla Rai vittimismo comico

Il centrosinistra studia le mosse per nomine Rai. M5s, ora la riforma

La statua del Cavallo Morente nella sede Rai di viale Mazzini

Redazione Ansa

 Le opposizioni criticano l'esternazione della presidente del Consiglio Meloni nella lettera a Ursula von der Leyen, ma sono colte di sorpresa dalla inattesa tempistica della diffusione, e si interrogano su come interpretare questa mossa. L'interrogativo riguarda l'eventuale legame con le nomine del nuovo Cda, un passaggio ancora bloccato dallo scontro interno alla maggioranza.
    Il maggior numero di commenti arriva dal Pd: "Se tutta l'Europa e almeno mezza Italia - ha detto il capogruppo in Vigilanza, Stefano Graziano - condanna la faziosità della Rai meloniana sarebbe bene che il governo desse ascolto. A furia di andare contromano si va a sbattere. E il guaio in questi casi è che ci rimettono anche gli altri".
    Il Movimento 5 Stelle, con il capogruppo in Commissione di Vigilanza Rai, Dario Carotenuto chiede ora una riforma della governance rai in linea con l'Ue. ."Qualcuno spieghi a Meloni - dice - che c'è un Regolamento Europeo vincolante per l'Italia che impone al nostro Paese di modificare profondamente la legge sulla governance della Rai. Il M5S ha messo da tempo sul piatto una proposta, gli Stati generali, per fare proprio questo in maniera condivisa. Si assuma dunque l'impegno a partecipare ad un tavolo che oltre ai nuovi stringenti vincoli europei, guardi al futuro e alla sopravvivenza del servizio pubblico e della più importante azienda culturale del Paese. Tutto il resto sono parole che si porta via il vento triste della sua propaganda" Piero De Luca, capogruppo Dem in Commissione per le politiche Ue, giudica invece sgrammaticata da un punto di vista istituzionale la replica della premier a von der Leyen:

"Per la premier sono fake news tutti i rilievi rivolti all'esecutivo che non gradisce. Invece di prendere atto di raccomandazioni che, come ogni anno, la Commissione elabora in modo oggettivo e asettico, Meloni preferisce inviare una lettera irrituale alla Presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, per lamentare complotti politici inesistenti. Ancora una volta emerge l'incapacità di questo governo di fare i conti con la realtà. Invece di dialogare e collaborare con le istituzioni europee e invece di occuparsi dei problemi dell'Italia, Meloni preferisce continuare ad ingaggiare una penosa e inutile battaglia contro i mulini a vento".  Per Simona Malpezzi "Meloni, come al solito, fa la vittima e cerca nemici inesistenti: il rapporto sullo stato di diritto nella Ue è impietoso per il nostro Paese". Simile l'osservazione del segretario di +Europa, Riccardo Magi, secondo il quale il "vittimismo" di Meloni "assume tinte comiche e alimenta l'isolamento dell'Italia in Europa a cui questo governo ci ha condotto". "Siamo nel mondo dell'incredibile - ha commentato Angelo Bonelli, leader dei Verdi e membro della Vigilanza Rai - non era mai successo neanche con Berlusconi che un premier intervenisse contro le critiche europee. Nessuna notizia, nella lettera, sullo scandalo di Gioventù Nazionale, sulle ore di comizi in diretta sulla Rai delle iniziative della Meloni da Atreju". Al di là del commento Bonelli invita Meloni a presentarsi davanti alla Commissione di Vigilanza per spiegare la sua lettera. Nei prossimi giorni spetterà alla presidente Barbara Floridia (M5s), dare seguito a questa richiesta.
    Altri partiti di opposizione preferiscono evitare commenti a caldo. C'è chi legge la lettera come la volontà della premier di accelerare le nomine e di superare lo stallo nella maggioranza.
    La lettera, rivolta più all'opinione pubblica interna che a un interlocutore istituzionale europeo, servirebbe - in questa ottica - a smentire la narrazione delle opposizioni. Di qui la prudenza di chi non commenta. Ma altri pensa a un "fallo di reazione" della stessa Meloni per lo stallo a cui la costringe la maggioranza, che la porterebbe, commenta un maggiorente Dem ad "aver perso la trebisonda". 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it