Politica

Libano: cambio al comando tra Brigata Taurinense e la Sassari

Generale di Brigata Messina subentra al parigrado Fontana

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 02 AGO - Si è svolta oggi nella base "Millevoi" di Shama, alla presenza dell'Under-Secretary-General for Peace Operations Jean-Pierre Lacroix, dell'Head of Mission and Force Commander di Unifil Lieutenant General Aroldo Lázaro Sáenz e delle autorità civili e militari locali, la cerimonia di avvicendamento al comando della Joint Task Force-Lebanon Sector West (JTF-L SW), componente operativa di Unifil nel settore Ovest dell'area delle operazioni, tra il Generale di Brigata Enrico Fontana e il Generale di Brigata Stefano Messina.
    Per la Brigata "Sassari" si tratta della terza missione in Libano dopo il mandato semestrale del 2016 e del 2020-21, dove i "dimonios" hanno maturato un bagaglio professionale di indiscusso valore, ma soprattutto un'approfondita conoscenza della cultura e delle tradizioni locali.
    L'Italia guida la JTF-L SW composta da oltre 3.500 "caschi blu" di 17 delle 49 nazioni partecipanti alla missione. Il contributo italiano nel Sud del Libano supera le 1.100 unità, delle oltre 10.000 complessive di Unifil. Nel corso del suo intervento, il gen. Fontana ha ricordato che "la Taurinese ha affrontato con professionalità e compattezza il proprio mandato in un ambiente complesso e difficile dove, dallo scorso febbraio, nonostante l'escalation e le tensioni, il contingente italiano ha proseguito le sue attività adottando procedure utili a garantire la sicurezza dei peacekeepers, mantenendo elevato e costante il numero delle attività operative sul territorio e intensificando il supporto alla popolazione, alle LAF e alle autorità locali".
    Parole di apprezzamento sono giunte dall'Under-Secretary-General for Peace Operations, il quale ha ringraziato il contingente italiano per la straordinaria professionalità dimostrata, che ha consentito, seppur in un periodo teso e molto critico come quello vissuto in questi mesi, di perseguire i propri obiettivi lungo la Blue Line, nel pieno rispetto della 1701, concentrando l'attenzione anche nel supporto alle fasce più deboli della popolazione. (ANSA).
   

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