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Vannacci 'Fascista? non mi offendo'. E litiga con Bersani

'Ritiro la querela se si scusa'. L'ex segretario del Pd: 'Chieda scusa lui agli anormali'

Vannacci

Redazione Ansa

"Non l'ha detto il medico di svendere la cittadinanza. Io dico, non diamola a nessuno, aspettiamo di vedere chi se la merita, stabiliamo un percorso duro, lungo, che dimostri l'accettazione integrale dei doveri della nazione e degli interessi nazionali". Interviene con ruvidezza nel dibattito agostano sullo ius scholae, il generale Roberto Vannacci, ora eurodeputato leghista. E dal palco della Versiliana a Marina di Pietrasanta rilancia la lite con l'ex segretario dem Pierluigi Bersani sulla querela, dopo gli insulti alla festa dell'Unità a Ravenna a settembre di un anno fa. 

"Posso ritirare la querela, ma Bersani si deve scusare pubblicamente - detta le condizioni Vannacci - e fare una donazione a un'associazione di militari e poliziotti. Non è tollerabile l'uso di un linguaggio offensivo sul piano personale, che rischia di legittimare e incentivare violenze verbali estranee al dibattito civile".

Bersani, disposto ad affrontare un processo per diffamazione aggravata, non demorde.  "Quando Vannacci avrà chiesto scusa a ebrei, femministe, omosessuali, neri e a tutti gli 'anormali', del mondo avrà anche le mie scuse", tiene il punto. "Gli ho offerto di rimettere la querela, oppure di transare a 1 euro simbolico, da dare in beneficenza, ma vuole andare avanti nella causa - si sgomenta Vannacci da Marina di Pietrasanta -. Io dico che lui è liberissimo di esprimere quello che vuole su di me, ma rimanendo continente, nei limiti, altrimenti non va bene".

Dal palco della Versiliana il generale spiega anche che non lo disturba affatto essere definito fascista. "Non mi sento offeso perché il fascismo è finito 80 anni fa, è come se mi dicessero di essere napoleonico, giacobino, sono tutti movimenti terminati che non si ripeteranno mai nella storia". Oltre ad insistere sulla necessità di far studiare nelle scuole la X Mas, "glorioso reparto della Regia Marina che ha operato dal 1939 al 1943 per la Patria", Vannacci deride chi vorrebbe i suoi seguaci in camicia nera. "Da me si può venire con la camicia bianca, a pallini, come si vuole. Mi interessano i principi e gli ideali, che porterò avanti finché avrò energia".  "Sono contento che Vannacci sia stato eletto con la Lega, che con Vannacci avrà una strada che durerà tanti anni e faremo tante cose belle insieme", si inorgoglisce a sera il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a una festa del partito a Pinzolo. E Bersani? "Arroganza tipica dei kompagni. Paga Bersani, paga....", chiosa Salvini.

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