Abbattere il debito pubblico è "ineludibile" mentre l'Europa è "incompiuta" ed è "da perfezionare". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aprendo i lavori del Forum Thea (The European House Ambrosetti) di Cernobbio, che quest'anno spegne le 50 candeline in riva al Lago di Como. Un discorso forte, quello del Presidente della Repubblica, che ha indicato l'Europa come opera "incompiuta" e per questo "da perfezionare", completando tra le altre cose "l'edificio finanziario europeo".
Davanti alla tradizionale platea di imprenditori che si riunisce a Cernobbio ogni fine estate il Capo dello Stato ha sottolineato come "l'Italia ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania, eppure è un debitore onorabile". Proprio per questo l'andamento dei tassi è, a suo dire, un "termometro opinabile", soprattutto alla luce della "storia trentennale" del Paese, con "avanzi statali primari annui e con un debito pubblico cresciuto in larga misura dal 1992, principalmente a causa proprio degli interessi". Per questo "molta strada resta da fare per dare razionalità a un mercato dei titoli pubblici che tenga conto anche della situazione della ricchezza delle famiglie".
Per farlo è necessaria una "dimensione europea", che "potrebbe costruire verità" sulla reale situazione economica dell'Italia, che secondo i dati diffusi oggi a Cernobbio, con un +0,8% del Pil a fine anno non sfigura di fronte alla Germania (+0,2%) e si accoda alla Spagna (+2,3%). "Non un invito a trascurare il debito che è necessario abbattere - ha chiarito l'inquilino del Quirinale - ma un invito a completare l'edificio finanziario europeo".
L'Europa del resto è "incompiuta" nonostante le "recenti lucide scelte a seguito della pandemia". "Scelte di discernimento significative", ha precisato Mattarella, che sono sfociate in "politiche coraggiose sul debito con Next Generation Ue". Una strada quest'ultima su cui proseguire allargando il campo d'intervento dell'Unione, che deve fare una "riflessione che interpella la situazione debitoria dei Paesi dell'Unione e sollecita a mettere a sistema, in termini fiscali ed economici, quanto oggi è affidata alla sola banca centrale europea". Un tema, secondo Mattarella, che "non è puramente finanziario ma costituisce una questione civile, sociale e democratica, intersecando le questioni della libertà economica e dell'eguaglianza dei cittadini e della credibilità internazionale di uno Stato".
Al di là dei numeri per Mattarella conta il "quadro di libertà, giustizia sociale e aspirazione alla pace" che caratterizza "la storia dell'integrazione europea a partire dal dopoguerra" e che si contrappone ai "disvalori dell'egoismo, del razzismo, della violenza, dell'odio e della guerra". "Con fermezza, con determinazione - ha concluso - proseguiamo su questa strada".
Un appello raccolto con favore sia dalla politica che dagli imprenditori. L'Europa ha fatto "molte cose importanti" secondo Emma Marcegaglia, ma "deve andare avanti nel suo processo per essere più competitiva e più forte". "Il problema del debito pubblico, spiega il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro "dovrà essere affrontato e il governo lo sta facendo con grande consapevolezza". "Mattarella - ha spiegato l'eurodeputato del Pd Matteo Ricci - indica la strada per un'Ue sempre più unita, inclusiva e solidale, attenta a diritti e libertà di tutti i cittadini e non più vittima di veti ed egoismi dei singoli stati", mentre Benedetto Della Vedova di Più Europa sottolinea le "parole precise e potenti" del Capo dello Stato, mettendole in contrasto con quelle di Viktor Orban pronunciate sempre a Cernobbio. Da Cernobbio si guarda anche alla prossima riduzione dei tassi di Fed e Bce. Gros Pietro vede un doppio taglio entro l'anno mentre la presidente di di Bnl Bnp Paribas, Claudia Cattani sottolinea che "sarà un importante segnale per le imprese e l'economia reale".
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