Politica

La festa di Alleanza Verdi e Sinistra spinge il campo largo, senza Renzi e Calenda

Orlando lancia la campagna ligure, ma resta il veto del M5s su Iv

Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni

Redazione Ansa

Al via a Roma la prima festa nazionale dell'Alleanza Verdi e Sinistra. Dopo il successo elettorale ottenuto alle elezioni europee, Sinistra Italiana ed Europa Verde uniscono le forze per urlare insieme 'Terra!', titolo della manifestazione. "Terra è l'approdo, l'arrivo sospirato, che diventa però il punto di partenza", si legge nel programma. Che ha come piatto forte il confronto tra i leader del cosiddetto campo largo.

Giovedì sera a parco Nomentano, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni ospiteranno sul palco la segretaria del Pd Elly Schlein, il presidente del M5s Giuseppe Conte e il segretario di +Europa Riccardo Magi. Foto di gruppo già vista a luglio, per un evento dell'Anpi. Ma, dopo un'estate movimentata, la reunion presenta un retrogusto nuovo. Nonostante il tentativo di Iv di occupare un posto stabile nel centrosinistra e l'appoggio di Azione alla coalizione in Liguria, Matteo Renzi e Carlo Calenda non ci saranno. Non sono stati invitati.

 

"Le scelte del programma sono ponderate", fanno sapere dall'organizzazione della kermesse. Un messaggio, neanche troppo velato, che arriva in un momento di snodo per chi vorrebbe costruire l'alternativa alla destra. Con la contromanovra da definire in Parlamento da un lato, e la coalizione da chiudere in Liguria dall'altro. Momenti concitati, a Genova come a palazzo Montecitorio.

Il dem Andrea Orlando lancia ufficialmente la sua campagna per la presidenza della Liguria, anche se il perimetro della coalizione di centrosinistra non è ancora chiuso. E allora, per l'ex ministro, è tutto un susseguirsi di chiamate e incontri tra i corridoi della Camera. Parla a lungo con la segretaria Elly Schlein, che a sua volta si confronta faccia a faccia con Fratoianni. L'obiettivo, per il candidato del campo largo, resta quello di allargare il più possibile la coalizione al centro, fino ad arrivare a un campo extralarge. Il tassello che manca è quello di Italia Viva, su cui però non vacilla il veto del M5s.


    Resta, anche dopo che Renzi annuncia di non voler sostenere Bucci. Tra i dem, però, c'è chi si dice fiducioso su una risoluzione della questione nelle prossime ore. Così come resta la fiducia sulle convergenze da trovare sui temi, a partire da quelli da portare in Parlamento sulla contromanovra annunciata da Elly Schlein. E, non a caso, di 'controfinanziaria' si parlerà anche nella festa di Avs. Che comincia con un tema identitario come quello della difesa dell'ambiente, con l'attivista peruviana Maxima Acuna. Invitato anche il premio nobel Giorgio Parisi a parlare di sapere e di cultura. Giorni intensi di incontri, alla ricerca di "risposte nette e radicali".

C'è Ilaria Salis, c'è un dibattito sul diritto all'abitare, ci sono panel su Gaza e sull'antifascismo.  E non può mancare il confronto su Autonomia e Premierato, con l'unico nome dell'ala centrista in programma, Maria Elena Boschi. Tra esponenti di Avs, Pd e M5s. Chiudono i segretari di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.

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