Politica

Mattarella: 'Giovani pensate in proprio e non omologatevi' 

Al Festival del pensare: 'Non schierarsi solo con un sì o un no'

Redazione Ansa

Cita Max Weber ma anche Milan Kundera e lo scienziato italiano Lamberto Maffei, con un messaggio importante ai giovani: pensate in proprio, vivete anche in lentezza ma non nell'inerzia, riflettete prima di schierarvi in modo manicheo con un sì o con un no. In sostanza, sfuggite dall'omologazione.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Piacenza per i 220 anni del Teatro Municipale ha chiuso il Festival del Pensare contemporaneo partecipando alla cerimonia in cui protagonisti erano ragazzi di scuola superiore di tutta Italia che questa settimana hanno scritto le loro "lettere di futuro" al presidente.

Nelle parole di Noemi, Elena, Carlotta, Tommaso, le riflessioni sul rischio di correre soltanto e non avere tempo per "la noia", intesa come spazio di riflessione e creatività.

Il dilemma tra foreste e Ferrari, i grandi interrogativi davanti all'intelligenza artificiale. Il presidente, che è stato accolto da un lungo applauso, ha voluto leggere le loro lettere prima di arrivare a Piacenza, questa mattina al Quirinale.

Video Mattarella a Piacenza, incontra gli studenti al Festival del Pensare

 

"Il sociologo Max Weber ha scritto: 'il possibile non verrebbe raggiunto se non si tentasse sempre l'impossibile' - ha scandito dal palco nel Salone monumentale di Palazzo Gotico - Essere realisti è la parola più polisenso, ambigua ed anche ingannevole che si possa immaginare. Anche perché ogni fatto viene vissuto da ciascuno in base alla propria esperienza. La rappresentazione dei fatti è condizionata dagli interessi di chi la promuove e si ritrova ad esempio nelle fake news... Per questo pensare in proprio è fondamentale ed occorre avere responsabilità".

Ma non solo, il presidente incita gli studenti al dubbio, al pensiero profondo: "con l'intelligenza artificiale c'è il rischio di omologazione, basta pensare al frequente conformismo dei social, agli sms in forme abbreviate che tagliano l' espressività o al modo di esprimersi riducendo parole o intere frasi a poche sillabe. E' il rischio di omologarsi e occorre che il genere umano difenda l'unicità della sua mente'', ha ripetuto. Mattarella ha rilanciato l'invito ad "avere rispetto del proprio tempo", pur senza indugiare nell'inerzia. Ha sottolineato l'unicità, l'irripetibilità della mente umana, dell'essere umano, davanti alle straordinarie potenzialità delle tecnologie di intelligenza artificiale. Infine il richiamo a uno dei grandi temi contemporanei, il rapporto con la Terra e le sue risorse, che non sono infinite.

"Mi è piaciuto l'esempio che avete fatto della 'farfalla di Tokyo': c'è in esso un richiamo all'imprevedibilità degli eventi ma anche all'imprevedibilità che è una meraviglia della vita che va raccolta - ha concluso Mattarella - continuate a battere le ali!". Salutato da circa 350 ragazzi Mattarella ha poi presenziato dal palco reale al concerto per i 220 anni del Teatro municipale piacentino. Dopo l'inno nazionale, il Va Pensiero di Giuseppe Verdi. Nel programma omaggi a Puccini e a Morricone affidati al violino di Alessandro Quarta e alla voce di Amii Stewart.

LA DIRETTA

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