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Pizzaballa, la Chiesa non è neutrale, sta con chi soffre

Patriarca di Gerusalemme, 'noi restiamo un riferimento libero'

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 05 OTT - "La Chiesa deve stare con chi soffre. Sempre. La Chiesa non può essere neutrale". Lo dice il Patriarca di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, in una intervista ai media vaticani ad un anno dalla strage del 7 ottobre.
    "Non posso andare a dire ai miei parrocchiani di Gaza, che sono sotto le bombe, 'noi siamo neutrali'. Però, se è vero che la Chiesa non può essere neutrale, è anche vero - sottolinea Pizzaballa - che noi non possiamo essere parte dello scontro.
    Che sarebbe non solo sbagliato ma anche sciocco in un contesto dove in settantasei anni di guerra le colpe degli uni e degli altri non si compensano ma si sommano. In un ambiente così polarizzato non è semplice essere al contempo veri, avere il coraggio di una parola di verità, e anche saper esprimere vicinanza a chi soffre".
    Per il Patriarca di Gerusalemme è fondamentale "mantenere il dialogo aperto sempre con tutti, con chi soffre, ovviamente, ma anche con chi è causa della sofferenza. Essere e restare, come persona e come istituzione, un riferimento libero in tutti i sensi, in questo ginepraio doloroso, fatto di violenza, odio, narrative escludenti e rifiuto. Io non sono chiamato a esprimere le posizioni dei palestinesi, e tantomeno quelle degli israeliani. Io devo parlare a nome della Chiesa. E la voce della Chiesa ha come criterio unico il Vangelo di Gesù Cristo. Da lì si deve partire e lì si deve sempre arrivare", conclude Pizzaballa. (ANSA).
   

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