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Schillaci: 'La strada è in salita ma dal prossimo anno 140 miliardi'

'Il nostro servizio sanitario è ancora un modello'

Schillaci, 'mancano i medici per alcune specializzazioni'

Redazione Ansa

"La strada è in salita, le risorse sono limitate, ma quest'anno i fondi a disposizione sono aumentati di 2,5 miliardi e per il prossimo anno di 5 miliardi, non è mai successo, siamo arrivati oltre 136 miliardi e il prossimo anno toccheremo oltre 140 miliardi". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a Trento, dove, nella sala di rappresentanza della Regione in piazza Dante, sono stati celebrati 'Due anni di governo'. "Nessuno ha interesse a depotenziare il sistema pubblico", ha ribadito il ministro.

"I problemi non si risolvono solo aumentando i fondi, cosa che peraltro abbiamo fatto. Il paradosso è che non hanno mai detto come sono stati spesi i soldi pubblici e quali risultati sono stati raggiunti. Ci sono Regioni che non hanno speso nemmeno i soldi ottenuti dal Governo precedente al governo Meloni", ha detto poi aggiunto Schillaci in riferimento al problema delle liste d'attesa che ha definito come "il problema più sentito e odioso per i cittadini". "Ci ho messo la faccia con una legge organica. Per affrontare il problema è necessaria stima reciproca, collaborazione e controlli", ha aggiunto Schillaci. Inoltre, la telemedicina "rappresenta veramente il futuro della sanità in Italia e abbiamo attivato fondi per l'assistenza domiciliare. Il nuovo fascicolo sanitario elettronico è diventato operativo ed è uno strumento veramente all'avanguardia che permetterà di facilitare l'accesso a tante cure. Stiamo sostituendo le apparecchiature tecnologiche degli ospedali, il 65% è stato già consegnato e collaudato. Guardiamo con interesse all'intelligenza artificiale che può aiutare gli operatori sanitari a livello diagnostico e di cura per rendere più efficiente questo servizio sanitario nazionale", ha spiegato Schillaci.

'Il nostro servizio sanitario è ancora un modello'

"Il nostro sistema sanitario nazionale che spesso viene descritto come un sistema al collasso è ancora un modello da seguire e lo conferma l'unanime apprezzamento al G7 ad Ancona da parte dei ministri alla Salute che quasi mai fanno parte dei centrodestra". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci a Trento, dove nella sala di rappresentanza della Regione in piazza Dante sono stati celebrati 'Due anni di governo, due anni di costanti piccoli e grandi successi di una coalizione coesa e determinata a cambiare l'Italia'. "Vi vorrei far sentire cosa ha detto il nuovo ministro alla Salute inglese che non è un conservatore, ma un laburista, sul nostro servizio sanitario nazionale. Gli inglesi spendono quasi il 10 per cento del pil, ma andate a chiedere se ritengono migliore il loro servizio rispetto al nostro. Il nostro servizio ha delle ammaccature, ma noi abbiamo un progetto", ha continuato Schillaci.

'Mancano i medici per alcune specializzazioni'

"Più che in numero assoluto mancano i medici per alcune specializzazioni. Nella nuova legge di bilancio c'è uno stimolo per chi sceglie le professioni mediche meno richieste, ma occorre fare anche un lavoro culturale, bisogna far capire a chi si laurea in medicina che ci sono delle specialità come la radioterapia e l'anatomia patologica che sono fondamentali per la lotta ai tumori e sono oltretutto discipline piene di tecnologia e di innovazione e quindi bisogna far sì che i giovani li apprezzino ulteriormente". Così il ministro della salute Orazio Schillaci oggi in visita al centro di Protonterapia a Trento. "Se mancano medici, e mancheranno per i prossimi due o tre anni, è per una sbagliata programmazione, ma se si guardano i dati Ocse che si riferiscono a 39 Paesi al mondo, si vede che il numero dei medici in Italia non è così basso, ma che mancano medici per alcune specializzazioni", ha ribadito Schillaci. "Il centro di Protonterapia, e questo è un centro importante perché è totalmente pubblico, ha dei costi", ha sottolineato il ministro. "Per offrire a tutti i malati la protonterapia, bisogna investire in prevenzione e far sì che nel futuro ci siano meno malati", ha aggiunto.

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