Politica

Gli uomini e la lotta alla violenza di genere, dialogo in Senato

Dal nuovo libro di Cavallo la riflessione sui maschi del futuro

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 NOV - "Francesca Cavallo ha fatto un miracolo, credo questa sarà l'ultima apparizione del campo largo": è con una battuta che Filippo Sensi, senatore del Partito Democratico, ha introdotto l'incontro di oggi nella sala Nassirya di Palazzo Madama dedicato al ruolo degli uomini nella lotta contro la violenza di genere. Un tema su cui si sono riuniti per parlare, in effetti, senatori e deputati di tutta l'opposizione: insieme a lui, Giuseppe De Cristofaro (Avs), Marco Lombardo (Az), Riccardo Ricciardi (M5s) e Ivan Scalfarotto (Iv).
    L'ultimo libro di Cavallo, 'Storie spaziali per maschi del futuro' (Undercats), è stato il punto di partenza della riflessione. Si tratta di dodici fiabe, ciascuna dedicata a una questione centrale nella formazione dell'identità maschile, per andare oltre gli stereotipi e cercare di contrastare anche ciò che sta alla base della violenza di genere. "Bisogna cambiare la visione della battaglia per la parità come una battaglia tra i sessi", ha spiegato la scrittrice e "insegnare ai maschi del futuro ad avere cura gli uni degli altri".
    Quello che può fare il mondo della politica è agire sulla crescita dei più giovani: "io stesso ho presentato un disegno di legge per l'introduzione dell'educazione sentimentale e sessuale nelle scuole", ha commentato De Cristofaro. Ma anche "sulla formazione" del personale, da operatori a magistrati, ha aggiunto Sensi.
    D'altronde il costo della disparità - sociale ed economica - pesa su tutti. "La maggior parte delle persone che incorrono in una sentenza penale sono uomini", ha puntualizzato Scalfarotto.
    Proprio perciò, come ha dichiarato Lombardo, di dinamiche come anche "violenza sulle donne e gender gap non se ne possono occupare solo le donne". Allo stesso tempo, ha aggiunto Ricciardi, "mai come oggi siamo a un grado avanzato" e tocca guardare al futuro senza nostalgie, ricordandosi che "il mondo prima non era affatto bello per le donne" e si può soltanto migliorare. (ANSA).
   

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