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Il Centrosinistra si compatta in Emilia Romagna, partita sul filo in Umbria

Leader al presidio con Proietti, la piazza canta 'unità, unità'. Accanto a Tesei tutti i governatori del Centrodestra

Redazione Ansa

Da una parte la presidente uscente Donatella Tesei. Accanto ai governatori del centrodestra, arrivati a Terni per tirarle la volata e per ribadire l'impegno del "buon governo".

Dall'altra, per il centrosinistra, la sfidante Stefania Proietti. Nel presidio in piazza, davanti all'ospedale di Terni, sventola in alto la Costituzione e posa tra i leader nazionali della coalizione. "Hanno avuto la generosità di mettere me, candidata civica, a capo di una coalizione coesa, a difesa della Carta antifascista", dice dal microfono tra la calca. I leader nazionali sono tutti qui per mostrare "l'unità" e la forza dell'alternativa. Ci sono la segretaria del Pd Elly Schlein, il presidente del M5s Giuseppe Conte, insieme a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs. I sostenitori in piazza, con un coro chiedono: "unità, unità". La candidata, stretta tra i leader, risponde: "insieme, insieme".
    "Andiamo a votare con la Costituzione in mano, - aggiunge - uniti tutti insieme si vince". Poi la foto di rito: i quattro leader con al centro la candidata. Le loro mani una sull'altra, come una squadra di volley tra un punto e l'altro di una partita decisiva. Il set ligure è ormai andato, perso. Ma qui, in Umbria, il centrosinistra vuole riportarsi in pareggio.

   

 

 

Sull'Emilia Romagna prevale l'ottimismo per un risultato considerato già a portata di mano. Pochi dubbi sul fatto che in "terra rossa" il centrosinistra possa prevalere con Michele de Pascale, a scapito di Elena Ugolini. Incertezza, invece, sulle urne umbre. Non a caso, i leader di partito sono qui per giocare insieme nelle ore cruciali. Dopo settimane di campagna elettorale in ordine sparso, arriva la mossa unitaria, in extremis. La coalizione che sostiene Proietti va dalle liste civiche centriste ad Avs. Un 'campo extra-large' che è messo alla prova qui, così come nella Regione confinante.

Nella chiusura di campagna del centrodestra, la premier Giorgia Meloni aveva attaccato i leader della coalizione avversaria: "non si sono ancora visti insieme, si vergognano uno dell'altro e si vergognano a farsi vedere". Dal presidio di Terni arriva la replica. A partire dalle parole della candidata: "i leader ci sono ogni giorno, non ne facciamo una questione di immagine ma di sostanza". A chi accosta la foto di Terni con quella di Narni del 2019, risponde: "siamo molto realistici e poco scaramantici". Poi, risponde piccata agli avversari: "oggi siamo qui tra le persone, non abbiamo bisogno di palcoscenici al chiuso".
   

Insieme ai leader, la sindaca di Assisi batte sul tema della sanità pubblica incalzando la rivale Tesei. Poi da Conte a Schlein, passando per Avs, l'offensiva sul centro migranti in Albania e sull'Autonomia. E la sottolineatura delle battaglie comuni su scuola pubblica e salario minimo. Certo, le divergenze tra i leader nazionali restano. Fratoianni e Conte rilanciano con forza l'appello per la pace e per lo stop alle armi, marcando le distanze. Il presidente M5s, poi, sottolinea i "progetti politici seri" in Umbria ed Emilia Romagna, costruiti "sulla trasparenza dei processi decisionali". Ma sulle alleanze a tutto campo, frena: "deciderà la Costituente". Fratoianni dice: "con Proietti costruiamo l'alternativa". Mentre Schlein insiste: "l'Umbria è l'unica Regione in cui tutte le forze alternative alla destra sono andate insieme da una persona a chiederle di guidare questo progetto collettivo". Oggi, insomma, in chiusura di campagna, prevale lo sforzo unitario. E Proietti si concede un ultimo evento con un altro personaggio unificante del centrosinistra, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi.

 

Dall'altra parte, anche Tesei chiude la sua corsa elettorale nel segno della coesione. "C'è compattezza sulle idee e sui programmi per questa regione, ci sono ideali che ci accumunano e una visione del futuro assolutamente coincidenti", dice accanto ai governatori. Dal palco del Palaterni, insistono tutti sul tema della sanità. "Non si fa demagogia su questo tema", avvisa Luca Zaia. "C'è chi dice che farà cose straordinarie, ma non esiste la bacchetta magica", conclude la candidata.
   

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