Sono nove i candidati alla presidenza della Regione nelle elezioni in programma il 17 e 18 novembre in Umbria, dove tuttavia, in base alle previsioni della vigilia, si profila un testa a testa fra il centrodestra e il campo largo del centrosinistra, che sostengono, rispettivamente, le candidate alla presidenza Donatella Tesei, governatrice uscente, della Lega e la civica Stefania Proietti, attuale sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia.
Gli altri in corsa sono Giuseppe Paolone con Forza del popolo; Marco Rizzo, Alternativa riformista e Democrazia sovrana e popolare; Martina Leonardi, Insieme per l'Umbria resistente; Elia Francesco Fiorini, Alternativa per l'Umbria; Giuseppe Tritto, Tritto presidente-Umani insieme liberi; Moreno Pasquinelli, Fronte del dissenso; Fabrizio Pignalberi, Quinto polo per l'Italia e Più Italia sovrana.
Donatella Tesei, avvocata, è sostenuta dalle liste Udc, Alternativa popolare, Lega, Noi moderati-civici per l'Umbria, Tesei presidente, Forza Italia e Fratelli d'Italia; Stefania Proietti, ingegnera e ricercatrice, da Umbria domani, Civici umbri, Umbria per la sanità pubblica, Partito democratico, Umbria futura, Movimento 5 stelle e Alleanza verdi sinistra.
Le liste ammesse sono quindi 23 e quasi 460 gli aspiranti consiglieri.
La Regione va ad elezioni dopo la fine naturale della legislatura e a pochi mesi dalle comunali che a Perugia hanno visto prevalere la sindaca Vittoria Ferdinandi, sostenuta dal campo largo del centrosinistra, con una vittoria storica dopo dieci anni di amministrazioni di centrodestra (con il sindaco Andrea Romizi). In pratica, lo stesso schieramento sceso in campo ora per Stefania Proietti. Con il centrosinistra, che ha superato anche dissidi e malumori fra i vari partiti (con gli esponenti di Iv e Azione nelle liste).
C'era anche il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, inizialmente, fra i candidati in corsa per la presidenza in Umbria. Dopo l'accordo nazionale con il centrodestra, il leader di Alternativa popolare ha però ritirato la sua candidatura a presidente e appoggiato Donatella Tesei. C'è chi sostiene che il sindaco di Terni potrebbe costituire l'ago della bilancia.
E gli altri? Il nome più noto, quello del politico di lungo corso è Marco Rizzo. Ex deputato ed europarlamentare, ha fondato il Partito comunista, del quale ha ricoperto il ruolo di segretario sino al 2023. Si è candidato - ha detto - per "scalzare destra e sinistra".
In Umbria è un nome conosciuto anche quello di Moreno Pasquinelli, militante anti-sistema che negli anni '90 fu tra i fondatori del Campo Antimperialista, "movimento internazionale schierato a favore dei popoli oppressi".
Elia Francesco Fiorini è un consigliere comunale di Magione, "libero professionista e studioso", come indica il suo profilo Fb. Martina Leonardi è "educatrice professionale, transfemminista", si legge sempre sui suoi siti social. Giuseppe Pino Paolone, consulente aziendale-imprenditore, è vicepresidente di Forza del popolo. Fabrizio Pignalberi, è un libero professionista. Giuseppe Tritto un medico chirurgo.
La legge elettorale dell'Umbria non permette di dare un voto disgiunto, cioè di scegliere un candidato presidente e poi una lista diversa da quelle che lo sostengono. E da ora, come ha sottolineato la presidente uscente Tesei, "gli umbri sono nelle stesse loro mani".