Politica

Piantedosi: '96 donne uccise quest'anno, è emergenza'

'Contrastare la violenza con ogni possibile soluzione. Attivi 10.458 braccialetti elettronici, criticità nel monitoraggio. Oggi riunione a palazzo Chigi'

Piantedosi: '96 donne uccise quest'anno, è emergenza'

Redazione Ansa

"Dall'1 gennaio al 3 novembre di quest'anno, in Italia, sono stati registrati 263 omicidi: 96 vittime erano donne, 82 uccise in contesti familiari o affettivi e 51 per mano del partner o dell'ex partner". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi alla presentazione alla Luiss della campagna 'Nessuna scusa'.

In questa direzione, ha aggiunto, "anche il nostro Paese si deve fare promotore di un messaggio inequivocabile e coraggioso: la violenza sulle donne continua ad essere un'emergenza da contrastare con ogni possibile soluzione". 

Al 15 novembre di quest'anno sono attivi 10.458 braccialetti elettronici, 4.677 per l'antistalking. È chiaro che la gestione di un quantitativo così elevato di braccialetti impegna particolarmente le Forze di polizia ed ha messo in luce alcune indubbie criticità nel sistema di monitoraggio", ha aggiunto il ministro annunciando che  "la tematica sarà oggetto di approfondimento nel corso di una riunione che si terrà oggi a Palazzo Chigi".

Quelli italiani, ha rilevato il ministro, "sono numeri altissimi che danno la dimensione di un fenomeno. Basti pensare che in Francia, i dispositivi attivi lo scorso mese di luglio erano in totale 984". Il ricorso al braccialetto elettronico nel solo mese di ottobre, ha proseguito, "ha consentito l'arresto di 46 persone, di cui l'ultimo proprio la notte scorsa".

Per superare le difficoltà tecniche riscontrate, ha informato Piantedosi, "presso il Viminale è operativo da alcuni mesi un Gruppo di lavoro interforze, con la partecipazione anche di rappresentanti del ministero della giustizia e della società fornitrice del servizio. Stiamo lavorando su soluzioni tecniche riguardo al tema della connessione di rete, dei tempi di attivazione e della gestione degli allarmi che pervengono alle Sale operative per fare in modo che le Forze di polizia possano intervenire tempestivamente rispetto a ogni situazione di rischio o pericolo a beneficio delle potenziali vittime".

La misura, ha osservato, "lascia comunque nella condizione di generale libertà il soggetto cui è applicata. Si pone, quindi, innanzitutto un problema di adeguatezza della misura ai profili di rischio e di allarme sociale accertati in concreto, che potrebbero rendere necessaria l'adozione di una misura diversa, anche più grave.

Ecco perché, al fine di dare sempre e comunque la priorità alla sicurezza delle vittime o delle persone in pericolo, è stata condivisa con il ministero della Giustizia l'esigenza di valutare, caso per caso, non solo la funzionalità tecnica del braccialetto elettronico ma anche l'idoneità dello stesso (ad esempio per le caratteristiche dei luoghi interessati dal monitoraggio), a rafforzare realmente la capacità difensiva del tracciamento di prossimità, prevenendo quei contatti che potrebbero essere prodromici a condotte criminose". 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it