De Pascale e Proietti "hanno dimostrato la capacità di tenere insieme coalizioni plurali, ampie, sono state vittorie collettive e di squadra, ciascuna forza ha dato il proprio contributo, sia in Emilia Romagna che in Umbria. La cifra si può riassumere in due elementi, unità e umiltà. Le coalizioni sono state coese, attorno a un progetto condiviso e costruito insieme. Unità anche del Pd". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa al Nazareno.
"Il Pd ha rialzato la testa, dopo la sconfitta del 2022, ha ritrovato un'anima, un profilo chiaro, una connessione con la gente, sanno da che parte trovarci", ha aggiunto Schlein. "Il Pd ha fatto risultati sorprendenti, partivamo da un 6 a 1 nelle regioni, ora siamo 4 a 3. Siamo molto soddisfatti di come sta andando. In Emilia Romagna il Pd è arrivato al 43% con un aumento di circa 8 punti rispetto alle ultime regionali e con un aumento, 7%, anche rispetto alle europee di qualche mese fa e del 15% rispetto alle politiche del 2022. Una crescita molto significativa. In Umbria siamo arrivati al 31%, con una crescita di 8 punti, una grande soddisfazione e responsabilità Siamo il primo partito in queste regioni".
"Il Pd non resterà a guardare lo smantellamento della sanità pubblica, proseguiremo la mobilitazione sulla difesa della sanità pubblica, continueremo ad andare nei luoghi di cura a incontrare medici, infermieri, ooss che sono in difficoltà", ha detto la segretaria Pd nella conferenza stampa. "Il Pd vuole concentrarsi, anche dopo queste due vittorie, su un tema che riguarda ciascuno di noi, la salute, che è la prima preoccupazione degli italiani, che è un pilastro della nostra Costituzione. E' un diritto sotto attacco, il governo continua a tagliare risorse, anche se dicono il contrario, ma litigano con le calcolatrici: la spesa sanitaria sta scendendo a livelli di minimo storico dagli ultimi 15 anni, sotto il 6% sul pil. Le liste di attesa si allungano, le condizioni del personale sanitario sono sempre più difficili. Il Pd è convinto che la salute non sia una merce".
Nell'Ue "il problema non sono nomi e deleghe, ma è politico. Abbiamo chiesto a von der Leyen di chiarire quale sia la maggioranza, sono fiduciosa che in queste ore si possa trovare un accordo", ha sostenuto Schlein. "Stiamo lavorando per sbloccare una situazione di stallo, che non ha mai causato il Pd, si è prodotto soprattutto per effetto del fatto che i Popolari caricano sul Parlamento le proprie questioni nazionali e interne".
"Dall'inizio stiamo lavorando per far ripartire i motori della maggioranza europeista che ha votato la presidente von der Leyen. Si sta lavorando per raggiungere un accordo che rilanci e chiarisca quale sia la maggioranza che sostiene la commissione", ha aggiunto.
A chi le chiedeva se si senta la leader del centrosinistra, Schlein ha detto: "Piedi per terra e lavorare. Lo spirito è quello che ho dal primo giorno, ricostruire un profilo chiaro del partito, fare un lavoro di cucitura con i mondi che avevano perso fiducia in noi e nella politica".
"Abbiamo sempre perseguito la strada della massima unità possibile, attorno a un progetto coerente, sui temi. Emilia Romagna e Umbria dimostrano che si possono trovare convergenze significative per un programma vincente. Non partiamo da zero, sappiamo stare insieme attorno a progetti condivisi", ha affermato. "Continueremo a essere volti alla massima unità possibile. E' interesse del Pd avere attorno interlocutori solidi, lavoriamo per rafforzare la coalizione non solo il Pd".
Con le altre opposizioni "non partiamo da zero, i programmi che abbiamo costruito per le regionali raccontano una visione del Paese, non è un caso se entrambe le campagne vittoriose hanno messo al primo posto la sanità. Stiamo lavorando nei territori e anche in parlamento per favorire iniziative comuni che raccontano una visione del paese. Il Pd non ha alcuna intenzione di fare da solo", ha detto.
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