(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Nella bozza del decreto legge in
materia di Giustizia che sarà discusso lunedì prossimo in
Consiglio dei ministri viene introdotta una norma che potrebbe
prevedere azioni disciplinari per i magistrati che prendono
posizione pubbliche su un argomento di cui si occupano o di cui
si occuperanno. Secondo la bozza del documento, già approvato al
pre Cdm di ieri, all'articolo 4 del decreto viene introdotta una
nuova norma sulle disposizioni in materia di illeciti
disciplinari dei magistrati, secondo cui un illecito
disciplinare nell'esercizio delle funzioni si verifica anche
quando c'è "la consapevole inosservanza del dovere di astensione
nei casi in cui è espressamente previsto dalla legge l'obbligo
di astenersi o quando sussistono gravi ragioni di convenienza".
In caso di azione disciplinare del ministro, come da prassi
spetterebbe poi alla sezione disciplinare del Csm decidere se
infliggere una sanzione.
La nuova norma si aggiungerebbe quindi all'insieme dei casi
che riguardano gli illeciti disciplinari nell'esercizio delle
funzioni dei magistrati. L'introduzione del concetto ampio di
"gravi ragioni di convenienza" - secondo fonti dell'Esecutivo -
fa seguito, tra le altre considerazioni, ad un'interpretazione
già manifestata dalla maggioranza di governo secondo cui il
ministro debba avere la facoltà di promuovere azioni
disciplinari quando un magistrato, che si occupa di determinate
norme ed argomenti, prende posizioni pubbliche su quegli stessi
temi. (ANSA).
Bozza dl, giudice non commenti norme di cui si occupa
Astenersi in caso 'gravi ragioni di convenienza' oppure sanzioni