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Anzio e Nettuno al centrosinistra. Schlein: 'L'unità paga'

Litorale sud di Roma, ex feudi di destra sciolti nel 2022 per mafia

foto archivio

Redazione Ansa

Due a zero e doppio ribaltone: Anzio e Nettuno, i due Comuni del litorale laziale sciolti per mafia due anni fa, hanno due nuovi sindaci e sono entrambi di centrosinistra. Un risultato storico al ballottaggio per una coalizione che in quei territori - estremo lembo sud della provincia di Roma - non sfondava da anni e che la destra laziale considerava una roccaforte.

"L'alternativa a questa destra c'è - ha esultato la segretaria del Pd Elly Schlein - una bella vittoria che dimostra che l'unità paga". Anzio dunque sarà guidata da Aurelio Lo Fazio, sostenuto da Pd, M5s e cinque liste civiche, che si è imposto su Stefano Bertollini, candidato di FdI-FI-Lega-Nm. Lo Fazio è schizzato dal 17,21 del primo turno (in cui la sua coalizione correva divisa) a un 55,25% unitario e senza appello. Stessa musica a Nettuno: in Municipio siederà Nicola Burrini (Pd e due civiche) che con il 57,66% ha surclassato Daniele Maggiore (FdI-FI-Lega-Nm), risalendo dal 28,02 del primo turno.

In calo l'affluenza in entrambi i Comuni: 32,63 ad Anzio (45,77 al primo turno) e 31,27 a Nettuno (46,86 al primo turno). Lo Fazio e Burrini sono i primi sindaci dal novembre 2022, quando il Consiglio dei ministri sciolse i due Comuni (a Nettuno era già successo nel 2005) dopo che una operazione della Dda portò all'arresto di 65 persone: dalle intercettazioni, che riguardavano anche esponenti politici delle due cittadine, emerse una penetrazione della 'ndrangheta nel territorio, con "accertate forme di ingerenza". Un pressing - testimoniato da contatti tra la politica e i clan - con ombre sulla campagna elettorale, sugli affidamenti dei lavori pubblici, sulle strutture balneari.

I due sindaci Candido De Angelis e Alessandro Coppola, entrambi di centrodestra, rivendicarono entrambi il loro buon lavoro per la città. Oggi però a esultare è il centrosinistra: il segretario del Pd Lazio Daniele Leodori festeggia "un risultato storico, un segnale forte di rinnovamento e fiducia in un progetto politico alternativo".

Una "svolta dopo anni di malgoverno della destra segnati dalle infiltrazioni della malavita - per il capogruppo regionale Mario Ciarla - Ha perso un esercizio incapace e arrogante del potere da parte di chi oggi governa la Regione", cioè il centrodestra di Francesco Rocca. Plauso anche da Italia Viva: "Come già in Umbria ed Emilia-Romagna - hanno detto i presidenti regionale e provinciale Felice Casini e Vincenzo Marcorelli - il centrosinistra dimostra che, quando è unito e sceglie candidati capaci e radicati nel territorio, può proporsi come una valida e credibile alternativa di governo".

Soddisfatto anche il partito di Calenda: "Un augurio particolare al neoconsigliere Gabriele Federici, tra i più votati ad Anzio nella civica, giovane esponente di Azione" ha commentato il commissario regionale di Azione Alessio D'Amato, mentre per il capogruppo laziale di Avs Claudio Marotta, che vede tornare ad Anzio la sinistra ecologista, "è l'ennesima battuta d'arresto della destra che governa e arranca in Regione Lazio".

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