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Di Segni a Mattarella: 'Ogni società a rischio, ma c'è la Carta'

'E' principio di uguaglianza dei cittadini, lei il nostro garante'. Il capo dello Stato alla cerimonia per i 120 anni del Tempio Maggiore di Roma

Redazione Ansa

Al tempio Maggiore di Roma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la cerimonia di celebrazione dei 120 anni della Sinagoga. 

"Ogni società anche quella più solida, è a rischio, se non avverte i sintomi della crisi e non vi pone riparo per tempo - ha detto il Rabbino Capo Riccardo Di Segni al Tempio Maggiore di Roma -. I nostri valori fondanti, che sono quelli stabiliti dalla Costituzione, vanno difesi e promossi. La Carta fondamentale scritta dopo la fine della barbarie nazifascista, il documento che afferma il principio di uguaglianza dei cittadini, e che tra l'altro, porta la firma di un ebreo, Umberto Terracini. Per questo, Signor Presidente, in tempi difficili come questi, la nostra comunità guarda a Lei come il primo garante di quel testo e della stabilità del nostro Paese".

"Grazie, Presidente, perché nel contrasto all'antisemitismo noi l'abbiamo sempre avuta al nostro fianco, come quando ha sottolineato, nel Giorno della Memoria del 2016, che l'antisemitismo si può fare 'schermo di forme di antisionismo' e non è mai 'completamente debellato' - ha detto Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma -. Siamo sicuri di poter contare sul baluardo di diritto e giustizia da lei rappresentato, a tutela dei valori e princìpi su cui si reggono la nostra amata Repubblica e la nostra - altrettanto amata - democrazia".

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