Un egiziano di nome Zakharia si è presentato dieci giorni fa all'ambasciata italiana al Cairo sostenendo, come ha poi raccontato la madre, di sapere molte cose su come è morto Giulio Regeni, il ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto tra il gennaio e il febbraio del 2016.
L'uomo però sarebbe scomparso poche ore dopo, prelevato, denuncia ancora la madre, dalle forze di polizia egiziane. A riferire la vicenda è il Tg di La7 di Enrico Mentana.
L'uomo sarebbe un insegnante statale malato di cancro. La madre si è rivolta alle autorità egiziane per avere notizie del figlio dopo la scomparsa e poi è andata all'ambasciata italiana, dove ha raccontato che il figlio è stato prelevato dalla polizia, che gli ha preso anche il telefono.
"Abbiamo riscontrato la verità di questa storia e tutto ciò che vi abbiamo raccontato con le autorità sia giudiziarie che diplomatiche italiane. Vedremo cosa ne verrà fuori, era doveroso riferirvene compiutamente", ha detto Mentana a chiusura del servizio.
"Questa notizia è shockante. L'Egitto di Al Sisi è sempre lo stesso, un regime brutale che ha paura della verità. Presenteremo una interrogazione per chiedere che il governo italiano si attivi con il regime per tutelare il testimone di un processo chiave per il nostro paese".
Così la vice presidente della commissione Esteri della Camera, la Deputata democratica Lia Quartapelle commenta la notizia data dal tg di La7