Questo il testo della lettera a Fontana scritta dai capigruppo della commissione Bilancio Ubaldo Pagano (Pd), Daniela Torto (M5s), Marco Grimaldi (Avs) e Mauro Del Barba (Iv).
"Egregio Presidente, Con la presente desideriamo sottoporre alla Sua attenzione alcune rilevanti criticità che emergono dall'esame del complesso emendamento 2.
Secondo i quattro partiti di opposizione, "questa varietà di contenuti rende impossibile per i deputati valutare singolarmente ogni misura e manifestare il proprio consenso o dissenso su specifiche disposizioni. Essi sono chiamati a pronunciarsi sull'intero complesso normativo, pur potendo condividere solo parzialmente il contenuto dell'emendamento. Una tale impostazione non solo vincola indebitamente l'esercizio della volontà parlamentare, ma risulta anche in contrasto con i principi di chiarezza e trasparenza legislativa che dovrebbero caratterizzare l'attività normativa. Peraltro ci preme qui ricordare gli emendamenti del Governo 15.8 e 21.2 dal contenuto ugualmente eterogeneo e che con il combinato disposto dell'emendamento 2.62 riscrivono sostanzialmente una buona parte della legge di bilancio, senza permettere una compiuta istruttoria legislativa da svolgere ai sensi dell'articolo 79 del nostro Regolamento". "In secondo luogo, sottolineo con preoccupazione che la mancanza di una relazione tecnica allegata all'emendamento ostacola gravemente l'analisi approfondita del contenuto e degli effetti normativi proposti.
Non è infatti possibile - si legge nella lettera - verificare con precisione: 1. Le coperture finanziarie: L'emendamento introduce disposizioni che comportano oneri significativi per il bilancio dello Stato, come l'istituzione di nuovi fondi, la modifica di aliquote fiscali e l'introduzione di agevolazioni. Tuttavia, senza una relazione tecnica, non è possibile accertare se tali interventi siano sostenuti da coperture congrue e adeguate. 2. L'efficacia delle misure: L'eterogeneità delle norme, combinata con l'assenza di valutazioni tecniche, non consente di stimare con ragionevole certezza l'impatto economico, sociale e amministrativo di ciascuna disposizione. 3. La coerenza normativa: L'emendamento interviene in modo frammentario su molteplici settori legislativi, creando il rischio di sovrapposizioni o conflitti con disposizioni già vigenti". "La mancanza di trasparenza nei presupposti economico-finanziari delle misure proposte, unita alla difficoltà di distinguere e valutare le singole norme all'interno del complesso emendamento, compromette la possibilità di esercitare un controllo parlamentare adeguato e responsabile. Alla luce di queste osservazioni - continuano i capigruppo -, Le chiediamo di voler valutare l'inammissibilità dell'emendamento e di impegnare i relatori proponenti a suddividere l'emendamento in proposte distinte e omogenee, in modo da consentire un esame più trasparente e dettagliato. Inoltre, ritengo imprescindibile che venga predisposta e presentata una relazione tecnica, al fine di assicurare al Parlamento gli strumenti necessari per esprimere un voto pienamente informato come previsto dall'articolo 17, comma 5 della legge 31 dicembre 2009, n.196 e dal l'articolo 79, commi 5 e seguenti del Regolamento della Camera. Confidando nella Sua sensibilità istituzionale, restiamo a disposizione per un confronto su questi aspetti e per individuare modalità che tutelino al meglio il ruolo del Parlamento e la qualità del processo legislativo".