Il senatore Massimiliano Romeo è il nuovo segretario della Lega lombarda, eletto per acclamazione. "Tante volte ci sono state beghe di cortile all'inseguimento ossessivo di poltrone e poltroncine. Se vogliamo prendere un po' della Lega delle origini, prima viene il simbolo e poi la cadrega. Sia chiaro. Così come la militanza non può essere considerata manovalanza e poi un comitato ristretto prende le decisioni per tutti" ha detto Romeo sottolineando che "ci vuole la Lega delle comunità e dei militanti, non delle personalità. A me questa storia della Lega di Zaia, di Giorgetti e di Vannacci non convince. Ci vuole la Lega di comunità, nessuno di noi senza il simbolo avrebbe potuto fare quello che ha fatto".
"Ci sono sensibilità diverse - ha aggiunto -, è giusto un confronto. Massimo rispetto per Toccalini, per il suo passo di lato, e massimo rispetto anche per Invernizzi (i due sfidanti al congresso che si sono ritirati nei giorni scorsi) - ha concluso Romeo -. Dobbiamo instaurare un clima collaborazione e armonia, cercare di andare d'accordo pur con sensibilità differenti, superando le attuali conflittualità, tante, troppe".
"Se continuiamo a dire che va tutto bene, nascondiamo qualcosa - ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana -. Ci sono tante cose che vanno bene, ma anche altre che non vanno bene. Io qui sono a combattere a favore della Lombardia e a favore del Nord. Tutto il resto non mi interessa". "Il problema del Nord c'è, è sempre più presente e si presenterà nei prossimi mesi e anni. Quando dite che i nemici sono fuori dalla Lega, beh qualche nemico è anche dentro".
"Abbiamo bisogno di due cose: di un capo" perché "siamo fatti così e siamo diversi dagli altri partiti. E il capo va rispettato", ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti durante il congresso della Lega lombarda. "E abbiamo bisogno di essere una comunità, una Lega, solidali tra di noi. Altrimenti vincono gli altri. Se faremo così, vinceremo noi" ha aggiunto.
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