E' ripreso l'esame della manovra, in commissione Bilancio alla Camera, con l'obiettivo di arrivare a conferire il mandato al relatore entro la mattina di martedì 17 dicembre.
"L'unico modo per fermare la manovra è rubarmi il tè", ha detto il sottosegretario al Mef Federico Freni scherzando con i giornalisti prima di entrare nella Sala Mappamondo dove si svolgono i lavori della commissione.
Obiettivo via libera in Aula alla Camera il 20 - La maggioranza punta a chiudere l'esame della manovra in commissione Bilancio alla Camera, con il mandato al relatore, domani martedì 17 dicembre alle 9.45, poco prima della seduta d'Aula in programma alle 10 per le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
L'obiettivo è indicato da fonti parlamentari e di governo, e conferma l'intenzione di arrivare al via libera della Camera entro venerdì 20 dicembre, probabilmente con un voto di fiducia. Al momento dalle stesse fonti viene esclusa l'ipotesi di portare in Aula la legge di bilancio senza mandato al relatore e quindi, se non si completasse domattina l'esame degli emendamenti, i lavori proseguirebbero. Se invece la commissione Bilancio concludesse i lavori domani entro le 9.45, si ragiona fra i parlamentari di maggioranza, mercoledì la manovra approderebbe in Aula e l'eventuale questione di fiducia potrebbe essere posta nel pomeriggio, con la votazione finale ventiquattro ore dopo. Questo pomeriggio alle 18 si terrà una riunione dei capigruppo, da cui sono attese indicazioni sulle tempistiche dei lavori parlamentari.
Spunta un fondo al Mef per misure in favore degli enti locali e per micro-interventi da ripartire sulla base di uno specifico atto di indirizzo delle Camere. La proposta è contenuta in un emendamento dei relatori alla manovra presentato in commissione Bilancio alla Camera che vale 45,3 milioni nel 2025; 41,8 nel 2026 e 75,5 nel 2027. Il fondo è "finalizzato all'attuazione di misure in favore degli enti locali e della realizzazione di interventi in materia sociale, socio-sanitaria assistenziale, di infrastrutture, sport e cultura da parte di associazioni, fondazioni ed enti operanti sul territorio, nonché di recupero e conservazione del patrimonio storico, artistico e architettonico".
Il Pd chiama Giorgetti per riferire in commissione: le coperture non tornano"L'impianto della manovra è incerto. I conti non tornano: il ministro Giorgetti dovrebbe trovare il tempo e il coraggio per riferire in commissione. Stiamo assistendo a una gestione della discussione estremamente disordinata, con i testi dei relatori che si sovrappongono a quelli presentati dalle opposizioni, senza che questi vengano nemmeno citati o riconosciuti, e continui cambiamenti nell'assetto delle proposte della maggioranza. La verità è che le coperture sono totalmente aleatorie, anche perché la manovra è stata costruita su previsioni di crescita del PIL che sono state dimezzate. Lo conferma l'enorme aumento delle tasse che il governo e la maggioranza stanno infliggendo al paese per coprire le proprie incapacità". Così il capogruppo democratico nella commissione bilancio della Camera, Ubaldo Pagano. "L'unica cosa certa di questa manovra - conclude Pagano - sono l'aumento delle tasse e degli stipendi dei ministri".
20 milioni di euro in favore dell'editoria nel 2025"In considerazione degli effetti economici derivanti dall'eccezionale incremento dei costi di produzione e al fine di sostenere la domanda di informazione, il Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria" è "incrementato di 20 milioni di euro per l'anno 2025, per la quota destinata agli interventi di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri": lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra. Le risorse sono ripartite "con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri", nell'ambito "degli interventi a sostegno dell'editoria di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri, previste dal Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria". Inoltre, lo stesso emendamento proroga per il 2025 il contratto tra il ministero dello Sviluppo economico e la società Centro di produzione. E stabilisce che "per lo svolgimento del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari è autorizzata la spesa di 8.000.000 di euro per il 2025".
Un milione all'anno in più per le donne vittime di violenzaApprovata all'unanimità la riformulazione di un emendamento dell'opposizione (Boschi, Del Barba, Gadda) che rifinanzia il reddito di libertà "per garantire l'effettiva indipendenza economica e l'emancipazione delle donne vittime di violenza". Il fondo che lo finanzia è incrementato di un ulteriore milione di euro all'anno dal 2025.
In arrivo 120 milioni alle missioni internazionaliAumentano i fondi per le missioni internazionali. Un emendamento dei relatori alla Manovra - all'esame della Commissione Bilancio della Camera - incrementa il fondo ad hoc di 120 milioni nel 2025. In parte, per una quota pari a 70 milioni, le coperture arrivano dalle risorse del ministero degli Esteri.
I nuovi assunti potranno versare più contributi InpsA partire dal 1 gennaio 2025, i nuovi assunti potranno aumentare il proprio montante contributivo, ovvero l'importo complessivo dei contributi versati nella propria carriera lavorativa, versando all'Inps una maggiorazione della quota di aliquota pensionistica a proprio carico, non superiore ai due punti percentuali. Lo prevede un emendamento dei relatori alla Manovra, depositato sabato sera. I contributi maggiorati non conteranno ai fini della maturazione degli importi soglia per andare in pensione, ma saranno deducibili al 50% dal proprio reddito. L'obiettivo è aumentare l'assegno futuro, una volta raggiunti i requisiti per la pensione.
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