Politica

Tesserato Pd a sua insaputa e mentre era in coma, la denuncia della moglie

"C'è stato un refuso con un quasi omonimo"

Il simbolo del Partito Democratico

Redazione Ansa

   Tesserato Pd a sua insaputa e, per giunta, mentre era in coma all'ospedale: ad essere iscritto "senza che ne sapesse nulla" è un uomo che è rimasto ricoverato per lungo tempo in ospedale, Giovanni Mista. A denunciare il fatto, avvenuto nel 2023, è la moglie, residente nel comune di San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino. La notizia è stata riportata dal Corriere del Mezzogiorno.
 
    "Mio marito - racconta - non ha potuto firmare la tessera Pd, perché era ricoverato in ospedale. È stato ben due mesi in coma per un attacco celebrale, poi trasferito in una clinica riabilitativa. Non so chi ha firmato e pagato la quota della tessera, ma qualcuno a nostra insaputa, per proprio tornaconto politico, ha utilizzato i suoi dati per sottoscrivere la tessera". Sempre secondo il quotidiano, "oltre a Giovanni, però, ci sarebbero anche altre persone ignare di essere intestatarie di una tessera del Pd". 

   La sezione del Partito Democratico di San Martino Valle Caudina intende "fare chiarezza". Il sindaco Pd, Pasquale Pisano, in attesa delle verifiche avviate non rilascia dichiarazioni. 

"Abbiamo appreso dalla stampa della vicenda di una presunta iscrizione al Partito Democratico da parte di un cittadino di San Martino Valle Caudina che sarebbe stato impossibilitato a sottoscrivere la tessera per gravi ragioni di salute. Dalle verifiche che abbiamo effettuato in queste ore G.M, queste le iniziali del presunto tesserato, è stato iscritto al nostro partito fino al 31 dicembre 2022. Non c'è adesione per il 2023 e non c'è nemmeno per il 2024. C'è, al contrario, un tesserato con adesione valida per il 2023 le cui iniziali sono G.N.. Per un refuso G.M, il quale, ribadiamo, non ha sottoscritto alcuna adesione, è stato riportato nell'elenco generale. Ma non essendoci adesione, non può essere considerato un tesserato. Una sola lettera di differenza tra i cognomi che ha sollevato, nostro malgrado, un polverone che volentieri avremmo evitato". E' quanto si legge in una nota diffusa dalla segreteria provinciale di Avellino del Partito Democratico a proposito della vicenda di Giovanni Mista, risultato iscritto al Pd nonostante non avesse firmato alcun tesseramento perché era ricoverato in coma in ospedale.

"Detto questo - continua la nota - abbiamo comunque attivato tutti gli organismi competenti, in primis la commissione provinciale per il tesseramento e la commissione provinciale di garanzia per tutte le verifiche del caso. Ne va della onorabilità di questa federazione che da sempre, con impegno e dedizione, porta avanti un'azione politica indirizzata all'interesse dei nostri territori e improntata alla più totale trasparenza. A tal riguardo la nostra federazione si riserva di intraprendere tutte le azioni legali del caso a tutela della propria rispettabilità e contro chi ha diffuso notizie infondate che rischiano di ledere fortemente la nostra immagine a livello locale, regionale e nazionale".

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