Politica

Dalle formiche all'uomo ragno ma niente 'M' per Meloni

Cita Hawthorne, la Marvel, gareggia sulla sinteticità con Draghi

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di fine anno

Redazione Ansa

   Due ore e mezzo di botta e risposta con la stampa. Oltre 150 minuti dominati dalle domande sui rapporti con Elon Musk. Ben 41 domande, tantissime di politica interna, molte di politica estera ed anche una "creativa". La conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni ha regalato anche diverse curiosità ed alcune citazioni. Le "formiche", ad esempio, irrompono all'improvviso nel bel mezzo del seriosissimo incontro con i giornalisti grazie al direttore dell'agenzia Vista, Alexander Jakhnagiev, ormai famoso per le sue domande surreali.

   Tanto che quando Meloni lo ha visto alzarsi e prendere il microfono non ha saputo trattenere un romanissimo "eccaallà!...", in vista dell'arrivo di una domanda temuta. Non aveva torto: "Lei calpesta le formiche? Ci fa caso quando cammina?, perché mia nonna mi diceva che quando si calpestano poi piove", è stata infatti la domanda. "Io non lo so, sono disperata...", ha replicata la premier tra l'incredulo e il divertito. "Se calpesto le formiche? Se le vedo no, confesso che poi non le vedo sempre. E' la risposta giusta? Che devo dì.. sono in difficoltà. Se poi quando calpesto le formiche piove? Ci starò più attenta...".

    Ripresa la rotta la presidente del Consiglio è tornata alla politica fino a una domanda della giornalista di "Politico", testata di riferimento a Bruxelles, che le chiedeva cosa ne pensasse di essere stata indicata come la politica più influente d'Europa. La premier si è schermita ed lanciato una citazione in stile Marvel: "come diceva l'Uomo ragno, a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità". Il celebre motto di Spider-man viene da lontano, addirittura dalla fine degli anni '60, e in molti si sono industriati a cercarne origini storiche e significati reconditi, senza riuscirci.

    Poi le 41 domande riescono a darci anche qualche informazione sulla vita privata della premier che confessa di non avere tempo né per leggere né per guardare la televisione. Quindi niente Antonio Scurati per Meloni, alla quale è stato chiesto se avrebbe visto la serie su Benito Mussolini ('M') tratta dal libro dello scrittore non proprio in rapporti idilliaci con la destra. "Non vedo una serie televisiva e purtroppo non riesco a leggere un libro che non sia il Pnrr da più di due anni", ha premesso per poi confidare che l'unica serie vista è "per Elisa", dedicata al caso Claps. L'ha trovata "bellissima".

    Una citazione di Hawthorne e 'La Lettera Scarlatta', un'altra in latino sul "respicere-rispetto" (la stessa del presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno) poi Giorgia Meloni si cimenta a distanza con il suo predecessore a Chigi, Mario Draghi. Perlomeno sulla sinteticità. Infatti, dopo una concisa risposta di Meloni ("Sì") alla domanda sul rispetto al centro delle sue scelte politiche, interviene il presidente dell'Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli: "Stava per battere il record di Mario Draghi nelle risposte", le fa notare. La premier allora aggiunge: "Sì? Sto andando bene? Meglio, perché ho sentito che alcuni colleghi si erano lamentati gli scorsi anni". Bartoli allora nota : "Più sintetica di così è impossibile". E lei replica: "Io ho detto sì, ma ho aggiunto altro, Draghi non lo faceva, devo imparare meglio, ora ci starò più attenta".   

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